Chiesa
Per Padre Giovambattista Zappalà nuovo incarico nella Diocesi di Catania
Al sacerdote biancavillese, il vescovo Luigi Renna ha assegnato l’Ufficio per i “Ministeri istituiti”


Una nuova nomina per don Giovambattista Zappalà, parroco della chiesa “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla. Il sacerdote ha lasciato gli incarichi di vicario foraneo Biancavilla-Santa Maria di Licodia e l’Ufficio liturgico diocesano per guidare l’Ufficio diocesano per i ministeri istituiti. Si tratta di un ruolo creato dal Papa l’anno scorso. Possibile con la modifica del canone 230 del Codice di diritto canonico: il ministero di lettori ed accoliti può essere dato anche alle donne. Una realtà nuova per tutta la Chiesa e non solo per la diocesi di Catania.
«Il direttore del nuovo ufficio –spiega l’arcivescovo Luigi Renna– avrà cura, insieme all’équipe, di operare un attento discernimento sui candidati ai ministeri e di formarli perché il loro servizio sia caratterizzato da amore al Signore, alla Chiesa e allo stile del minus stare proprio di chi serve Cristo, Servo del Padre»
L’ufficio –specifica ancora Renna– è da intendere come un’attuazione da una nota, redatta dalla Conferenza Episcopale Italiana, recependo gli interventi di Papa Francesco, «per orientare la prassi concreta delle Chiese di rito latino che sono in Italia sui ministeri istituiti del lettore, dell’accolito, del catechista».
L’affidamento del nuovo ruolo è un atto di fiducia da parte dell’arcivescovo Luigi Renna nei riguardi di don Zappalà. A Lui, nell’Ufficio liturgico diocesano, subentra don Salvatore Magrì.
«Sono contento e ringrazio l’arcivescovo per la fiducia accordatami. Questo ufficio –sottolinea padre Zappalà a Biancavilla Oggi– è una sfida nuova che certamente mi entusiasma».
Classe 1968, in questi 30 anni di sacerdozio, padre Zappalà ha ricoperto vari ruoli e incarichi: Vice rettore del seminario arcivescovile, canonico della cattedrale di Catania, direttore dell’ufficio liturgico diocesano, vicario foraneo del XIII vicariato, parroco della parrocchia “Madonna del Carmelo al Canalicchio”, parroco all’Annunziata di Biancavilla. Attualmente è parroco all’Idria. E da oggi, a capo del nuovo Ufficio diocesano per i ministeri istituiti.
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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