Cronaca
La corsa disperata all’ospedale di Biancavilla, ma Matteo era già morto
Incidente fatale per un giovane di Bronte durante i lavori di sbancamento in un terreno di Adrano


La corsa disperata verso l’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla non è servita. I medici del pronto soccorso hanno soltanto constatato la morte del ragazzo. Matteo Fazio, 20enne di Bronte, ha perso la vita in un incidente sul lavoro, in contrada Solicchiata di Adrano. Era impegnato in lavori di sbancamento, quando il mezzo cingolato (guidato dal padre) lo avrebbe travolto.
Una dinamica tutta da chiarire ancora. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Adrano e Biancavilla. Due le ipotesi al vaglio dei militari. Matteo potrebbe essere stato travolto accidentalmente dal trattore, a causa di una manovra errata del genitore. Oppure potrebbe essersi registrato il crollo di una parete rocciosa su cui era impegnato il mezzo.
Il giovane ha riportato ferite gravissime: aveva le gambe maciullate e traumi da schiacciamento. Le sue condizioni sono apparse subite disperate. È stato lo stesso padre –un uomo di 56 anni– che, a bordo di un’auto, ha trasportato il figlio all’ospedale di Biancavilla. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Matteo sarebbe morto durante il tragitto.
Posta sotto sequestro, la salma è stata trasportata al Policlinico di Catania per l’esame autoptico, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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Cronaca
Commise una rapina, sconterà 5 anni: arrestato dai carabinieri di Biancavilla
L’uomo, un 40enne catanese, è stato condannato in via definitiva: i fatti risalgono al 2014


Aveva commesso una rapina a Catania, nel maggio del 2014. Per un 40enne catanese è arrivato il conto della giustizia. Condannato, dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione. E ora, sono scattate le manette.
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Biancavilla, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dell’Ufficio Esecuzioni penali.
I militari di via Benedetto Croce hanno operato su delega della Procura della Repubblica di Catania.
Il 40enne si trovava a Biancavilla perché già temporaneamente affidato per fini terapeutici ad una comunità del posto. Adesso è stato trasferito nel carcere catanese di piazza Lanza.
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