Cronaca
Ss 284, inflessibilità “svizzera”: multato a Biancavilla per… 1 km/h in più
Sanzionato un automobilista per un eccesso di velocità segnalato dal sistema di autovelox


Multato perché ha superato di 1 km/h il limite massimo di velocità consentito (fissato in 70 km/h) sul tratto di strada. È quanto capitato ad un automobilista di Biancavilla, che si è visto recapitare il verbale a firma del comandante della polizia municipale Vincenzo Lanaia.
Proprio così: il conducente ha superato il limite di 1 km/h. L’auto andava a 71 km/h (tenendo già conto della tolleranza di legge). Una precisione e una inflessibilità da fare invidiare persino le rigorose autorità svizzere.
L’infrazione al Codice della strada è avvenute sulla Ss 284, nel tratto di Biancavilla, dove è installato il sistema automatico di rilevamento della velocità. L’autovelox ha registrato il superamento del limite e ha prodotto la documentazione fotografica e analitica. Da qui, il lavoro di identificazione e notifica del comando della polizia municipale sulla base dei rilievi della strumentazione tecnica.
L’infrazione, commessa su un’arteria in cui non vi è l’obbligo della contestazione immediata, comporta per l’automobilista una sanzione minima di 42 euro. Sanzione che va pagata con altrettanta celerità “elvetica”, altrimenti l’importo sarà ben più consistente.
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Cronaca
Omicidio Parisi, condanna definitiva: carcere a vita per Salvatore Fallica
Un iter giudiziario particolarmente complesso per il delitto commesso nel 2003 in contrada Rinazze


Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Paternò ad eseguire l’arresto. Hanno eseguito così un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Catania.
Destinatario del provvedimento è Salvatore Fallica, 47 anni, personaggio noto alle cronache, er ora rintracciato a Volterra, in provincia di Pisa.
Nei suoi confronti è arrivata la sentenza definitiva all’ergastolo per omicidio premeditato in concorso di Gaetano Parisi, guardia campestre 53enne di Paternò. Riconosciuto colpevole anche per deteenzione e porto illegale di armi comuni da sparo.
L’omicidio di Parisi avvenne il 14 aprile 2003 in contrada Rinazze, a sud di Biancavilla. La vittima era alla guida della sua autovettura, una Fiat 500, dopo essere stata speronata.
Un delitto di sangue maturato per conflittualità interne al clan mafioso locale. Il movente?Secondo gli inquirenti è legato alla mediazione, all’epoca dei fatti, tra Parisi e il clan di Biancavilla ed i piccoli imprenditori agricoli sottoposti alle estorsioni.
Fallica era inserito nel clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia, articolazione della famiglia di Cosa nostra etnea Santapaola-Ercolano. Particolermanete complesso l’iter giudiziario del caso, che aveva coinvolto anche un secondo soggetto di Biancavilla, poi morto a causa di una lunga malattia. Alla loro identificazione, gli inquirenti sarebbero giunti grazie alla comparazione del Dna trovato, dai carabinieri del Ris di Messina, su pezzi di guanti in lattice dimenticati dentro un’auto, risultata rubata. La stessa utilizzata dai sicari nell’agguato, e su un guanto in prossimità della stessa auto.
La sentenza di primo grado di condanna era stata annullata dalla Corte d’Assise d’appello di Catania nei confronti dei due. Poi, la prosecuzione del procedimento. Fino al verdetto definitivo di oggi nei confronti di Fallica.
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CLAUDIO
13 Aprile 2022 at 16:12
IN SVIZZERA SE ECCEDI DI 1KM/H NON C’è SOLTANTO LA MULTA “SALATISSIMA” MA ANCHE IL SEQUESTRO DELLA PATENTE, MA OVVIAMENTE OGNI CANTONE HA LA SUA LEGGE! IO MI RIFERISCO AL CANTONE FRANCESE!