Cronaca
Picchia e minaccia la moglie nel giorno della festa della donna: «Ti strangolo»
La donna ora è in una località protetta, al marito (finito ai domiciliari) sequestrati armi e munizioni


Arrestato un 40enne di Biancavilla con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, detenzione illegale ed omessa denuncia di armi e munizioni e di ricettazione. I carabinieri della stazione di via Benedetto Croce sono intervenuti in un’abitazione a seguito della denuncia presentata dalla moglie dell’uomo. La donna, da circa un anno, dopo aver scoperto una relazione extra coniugale del marito, avrebbe iniziato a subire da lui violenze verbali e fisiche, spesso per futili motivi. Costretta, alcune settimane fa, a lasciare l’abitazione a causa delle frequenti reazioni violente dell’uomo, la vittima sarebbe ritornata a casa dopo una riappacificazione. Ma gli atteggiamenti violenti del marito si sono intensificati.
L’ultimo grave episodio –riferiscono i carabinieri– si sarebbe verificato nella notte dell’8 marzo (proprio nel giorno dedicato alla festa delle donne). L’uomo, gridando e con fare esagitato, avrebbe cercato una tracolla (regalo della sua amante). E non trovandola, avrebbe minacciato la moglie: «Se entro domani non la trovo, ti strangolo». Poi avrebbe messo la camera da letto a soqquadro, afferrando la moglie per i capelli e sbattendola contro il muro. Una scena verificatasi davanti ai figli minori.
La donna, esasperata e preoccupata per la sua incolumità, ha deciso di allontanarsi insieme alle figlie per trasferirsi in una località protetta. Alla richiesta dei carabinieri sull’eventualità che il marito potesse detenere armi, lei stessa ha riferito che l’uomo possedeva diverse armi da fuoco in casa.
La perquisizione dei militari ha consentito di rinvenire nell’armadio della camera da letto dell’abitazione, spontaneamente consegnate dall’uomo, un fucile doppietta e munizioni, oltre a due sciabole “da cavalleria” ed un pugnale. Da accertamenti effettuati dai militari, il fucile è risultato provento di furto denunciato nel 2008 a Pedara. Le altre armi erano detenute illegalmente. Il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo la sottoposizione agli arresti domiciliari.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata


La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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