Cronaca
Prima il fucile, ora i maltrattamenti: ai domiciliari con braccialetto elettronico
Ulteriore provvedimento per il biancavillese di 42 anni che era stato già individuato dalla polizia

Agenti del Commissariato di Adrano hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un biancavillese di 42 anni. Lo stesso che era stato trovato in possesso di fucile, coltello e cartucce da caccia non denunciate all’Autorità di pubblica sicurezza.
La misura arriva dopo la convalida dell’arresto da parte del Gip e prevede anche l’applicazione del braccialetto elettronico. Il dispositivo si è reso necessario in quanto l’uomo, oltre ai reati contestatigli, negli anni si è reso responsabile di gravi episodi di maltrattamenti. Una condotta avvenuta, anche in presenza dei figli minori, nei confronti della propria ex convivente.
Maltrattamenti consistiti in continue violenze e vessazioni nei confronti della donna con limitazione della libertà fisica e di espressione: non si fermarono neanche a fronte della gravidanza della donna.
Quando la vittima ha deciso di lasciarlo e di tornare a vivere con i genitori, sono cominciati i pedinamenti e le minacce. In una circostanza, a salvarla dall’uomo che le si era avvicinato armato di coltello, è stato l’intervento della Volante del Commissariato, richiesto tramite il 112.
Per questo, iposto all’uomo pure il divieto di comunicare con ogni mezzo con la propria ex convivente e con i figli avuti da lei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cronaca
Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa
Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.
Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.
I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.
Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.
Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca2 mesi fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla3 mesi fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri
-
Cronaca3 mesi fa
Droga, pizzo e trasporti: Pippo Mancari “u pipi” a capo del clan di Biancavilla