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Da campione mondiale a formatore: il barber Peppe Diolosà non si ferma mai

Ennesimo riconoscimento per l’acconciatore, aggiunto al team di una prestigiosa realtà di Milano

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Vanta una ricca collezione di premi, riconoscimenti, coppe e concorsi vinti. Merito della sua maestria, acquisita in tanti anni di esperienza. Ma il segreto è quello della formazione continua: mai fermarsi, bisogna sempre essere al passo con i tempi.

Giuseppe “Peppe” Diolosà, barber di successo di Biancavilla, ne è pienamente consapevole. E per questo crede fermamente nella opportunità di apprendere e trasferire conoscenze artigianali, nuove tecniche e cultura professionale.

Adesso per il parrucchiere biancavillese arriva un ulteriore riconoscimento. È stato chiamato in qualità di formatore da Barberia 54 Milano, una realtà di successo nel settore.

Così è stato dato l’annuncio: «Un’altra personalità di spicco dell’hair style entra a far parte di Barberia 54 Milano. Si tratta di Giuseppe Diolosà, che si unisce al nostro team in veste di formatore professionale. L’istrionico parrucchiere biancavillese vanta un curriculum importante».

Già, il curriculum di Diolosà è lungo. In mille occasioni Biancavilla Oggi ha evidenziato il raggiungimento dei suoi traguardi. Basti citare che per due anni consecutivi, nel 2018 e nel 2019, ha raggiunto i primi posti della classifica al campionato mondiale dei coiffeur. Un confronto tra barber provenienti da decine di paesi di ogni continente nel quale Diolosà si è distinto per tecnica e creatività.

A questi risultati internazionali, poi, Diolosà aggiunge altri trofei di ambito nazionale e regionali, nei quali spesso ha coinvolto suoi collaboratori.

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Storie

Vent’anni senza Placido Stissi, il figlio Giuseppe: «Onorati di un papà così»

A “Biancavilla Oggi” il ricordo commosso: «Non ci ha visto crescere, ma siamo certi che veglia su di noi»

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Vent’anni fa la morte di Placido Stissi. Il suo ricordo è intatto. Il suo gesto resta una testimonianza del suo altruismo. Dipendente della Provincia di Catania e stretto collaboratore del presidente Nello Musumeci e poi di Raffaele Lombardo, Stissi stava andando al lavoro. In un punto della tangenziale di Catania, sotto la pioggia battente, accostò e fermò la sua macchina. Lo fece per prestare aiuto ad un giovane automobilista rimasto in panne nella corsia opposta. Mentre attraversa la carreggiata, però, un veicolo lo travolse. Morì a 41 anni, lasciando la moglie Anna Maria e i tre figli, ancora minorenni: Giuseppe, Gessica e Denis.

Il ricordo del suo primogenito è intriso di affetto e orgoglio. «Sono passati 20 lunghi anni, mi fa onore, ci rende onorati che – dice Giuseppe a Biancavilla Oggi – dopo tutto questo tempo ancora la gente ricordi il gesto eroico che mio padre ha fatto. Non ha riflettuto più di una volta a scendere dalla propria auto e a soccorrere quel ragazzo rimasto in panne e con l’auto capovolta. Non ha pensato alle conseguenze che potevano succedere in quella fatidica giornata piovosa. Come poi effettivamente accaduto, lasciando noi figli piccoli e mia mamma».

Chi ha conosciuto Placido, a Biancavilla, può confermare che le parole del figlio descrivano esattamente quei modi di sincera disponibilità nei confronti di chiunque.

«Mio papà era fatto così. Sempre premuroso. Sempre cordiale e generoso con tutti. L’amico degli amici. Sempre pronto ad aiutare tutti. Un angelo volato in cielo troppo giovane e troppo presto. Oggi è raro fare e ricevere gesti del genere. Soprattutto noi giovani – sottolinea Giuseppe – dovremmo prendere esempio da questi ormai rari gesti di altruismo verso il prossimo. Non si pensa altro che all’invidia e alla cattiveria, invece dovremmo trovare il modo per riportare i bei gesti di solidarietà. Non dovremmo dimenticare che potremmo avere bisogno, anche noi, di un semplice aiuto, una carezza, una mano che ci venga posta sulla spalla o essere ascoltati».

«Noi figli – conclude Giuseppe – siamo veramente onorati di avere avuto un padre così. Mia mamma lo è del marito che ha avuto. Certo, il dolore resta, come il rammarico che ci abbia lasciati così presto senza vederci crescere ed essere al nostro fianco. Ma siamo sicuri che ci veglia da lassù e guida i suoi nipoti nella migliore strada».

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