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A Biancavilla il 60% già vaccinato, sugli over 70 è record provinciale
La nostra città spicca in Sicilia per sensibilità della popolazione, il sindaco: «Frutto di un lavoro di squadra»
Nel lanciare la campagna di vaccinazione di prossimità, la Regione Siciliana ha reso noti i dati che riguardano l’immunizzazione nelle nove province siciliane. I dati relativi alla città di Biancavilla sono tra i più significativi della provincia di Catania. Il target dei soggetti vaccinabili, esclusi i bambini sotto i 12 anni, è di 19.994 soggetti. Di questi, ben 11.577 risultano già vaccinati, cioè il 57,90% della popolazione.
Nella fascia di età dai 70 anni in poi, Biancavilla raggiunge l’86,6 %: è il primo comune di tutta la provincia etnea tra quelli con popolazione superiore a 20mila abitanti.
«Questi dati lusinghieri –è il commento del sindaco Antonio Bonanno– dimostrano nei fatti il grande lavoro svolto in questi mesi nel Punto vaccinale del Com, fortemente voluto dalla mia amministrazione».
«Un lavoro di squadra -sottolinea il primo cittadino- che ha visto in prima fila i medici di famiglia, i volontari della Croce Rossa e Protezione Civile sotto il coordinamento di Francesco Privitera. La campagna vaccinale si è avvalsa anche dell’infaticabile opera portata a termine dall’ospedale di Biancavilla e dal Pta di Adrano».
Nella fascia che riguarda i maggiorenni, la percentuale si attesta attorno al 50%.
«Non ci basta, è necessario –prosegue Bonanno– che tutti i giovani del nostro territorio si sottopongano presto alla vaccinazione. Siamo al lavoro assieme alle autorità sanitarie perché anche questo obiettivo che riguarda la salute di tutti venga raggiunto».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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