Politica
Zona artigianale di Biancavilla: ecco il bando per l’assegnazione di sei lotti
Dopo il fallimento della precedente amministrazione, nuovo tentativo per mettere in moto l’area
Il Comune di Biancavilla ha pubblicato il bando per l’assegnazione di aree con destinazione artigianale. È scaricabile dal sito del Comune nella sezione “Bandi di gara”. Di “zona artigianale” a Biancavilla si parla da decenni. Un iter travagliato tra scandali e manovre politiche, di cui avevamo già scritto in queste pagone.
Si tratta di 6 lotti complessivi da assegnare. Dal 1 luglio e fino al 29 settembre, il settore “Sviluppo Economico” del Comune riceverà le domande degli artigiani, in forma singola o associati. Il plico potrà essere presentato direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Biancavilla oppure spedito a mezzo di servizio postale o altro servizio con raccomandata con avviso di ricevimento. Nel bando, indicati tutti i requisiti per la partecipazione.
L’assegnazione delle aree avverrà sulla base di una graduatoria, il cui punteggio verrà attribuito sulla base dei criteri che riguardano – tra gli altri – gli anni di iscrizione con la qualifica di artigiano, media degli assunti negli ultimi 5 anni e sede a Biancavilla negli ultimi 5 anni.
Entro 90 giorni dalla notifica di assegnazione dell’area, le ditte interessate dovranno stipulare l’atto di acquisto (Convenzione con il Comune), versando integralmente il corrispettivo dovuto, calcolato secondo il prezzo di cessione di 22,12 euro al metro quadrato per la superficie del lotto come indicato nel bando.
L’amministrazione mette a disposizione degli interessati un numero di telefono per avere informazioni: 095 7600405.
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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