Politica
Piazza Don Bosco restituita alla città, ma i colori non sbiadiscono lo scandalo
Riaperto lo spazio che per anni ha ospitato le “casette” del Gal Etna, costate 200mila euro e mai utilizzate
Piazza Don Bosco, a Biancavilla, è stata e resta emblema di uno scandalo. Prima sottratta alla comunità poi l’installazione delle cosiddette “casette” del Gal Etna. Strutture in legno che avrebbero dovuto esporre prodotti locali e dell’artigianato rurale. Un progetto che ha avuto un finanziamento europeo per oltre 200mila euro e realizzato attraverso il Gal Etna.
L’area non è stata mai inaugurata, mai utilizzato per quello scopo. Nemmeno una volta. In compenso è stata oggetto di azioni vandaliche. Fino al punto che quelle “casette” sono risultate distrutte. Soldi buttati, appunto.
Adesso, la piazza, riapre al pubblico, più colorata e del tutto rimessa a nuovo. Il sindaco Antonio Bonanno e l’assessore al Verde pubblico, Vincenzo Amato, hanno inaugurato il nuovo spazio sottoposto ad un’operazione di restyling. A febbraio – come si ricorderà – erano state rimosse le “casette” di legno che occupavano la zona.
Alla cerimonia informale hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, gli altri assessori della giunta, Finocchiaro, Pennisi, Privitera e Scalisi. Con loro, anche l’architetto Salvatore Papotto, che ha curato – a titolo gratuito – la “colorazione” della piazza. Presente anche una delegazione della Protezione Civile.
«Assieme ad un gruppo di studenti universitari di architettura – spiega Papotto – abbiamo ridisegnato questo spazio pensando ai bambini e ispirandoci alla nostra Montagna, l’Etna, che con le sue evoluzioni si trasforma in colori diversi. C’è anche un richiamo al pittore spagnolo Joan Mirò».
La “nuova” Piazza Don Bosco ospita due aree attrezzate per pic-nic e presto accoglierà anche un parco giochi inclusivo e una “casa dell’acqua”, un distributore di acqua pubblica destinato anch’esso ai cittadini.
Il sindaco: «Dal degrado alla fruibilità»
«Un’area fortemente degradata – osserva il sindaco Bonanno – torna a splendere e a essere fruibile dai cittadini. Oltre all’impegno profuso dall’assessore Amato va riconosciuto il ruolo del Consiglio comunale e del suo presidente Cantarella che hanno lavorato per la riqualificazione dello spazio. Prezioso anche il contributo della consigliera Martina Salvà».
L’archivio di Biancavilla Oggi contiene innumerevoli articoli di denuncia sullo scandalo delle “casette in legno”, sullo sperpero di denaro, sui fallimenti amministrativi. Adesso, la colata di colori sulla piazza. Colori che, certamente, non possono cancellare né sbiadire la macchia di quel che è accaduto. E soprattutto resta senza risposta un interrogativo: chi pagherà per lo sperpero di quel denaro?
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Politica
Riecco il “turnover”: si dimette la consigliera Messina, entra Laudani
Movimenti interni al gruppo “Biancavilla mi piace” che fa riferimento all’assessore Vincenzo Giardina
La consigliera Emanuela Messina si è dimessa dalla carica. Lo ha comunicato in una lettera al presidente Luigi D’Asero, oltre che al sindaco Antonio Bonanno e al segretario comunale Antonino Bartolotta.
Messina era stata eletta nella lista “Biancavilla mi piace”, una delle ramificazioni della destra biancavillese riconducibile a Fratelli d’Italia, che fa riferimento all’assessore Vincenzo Giardina.
«Lascio la carica di consigliere comunale – spiega lei – in un’ottica di turnazione all’interno della lista “Biancavilla mi piace” con l’orgoglio di aver ricoperto questo ruolo con impegno e senso di responsabilità nei confronti dei miei sostenitore e dei cittadini tutti. Questa esperienza mi ha dato tanto sia dal punto di vista umano che politico, oltre alla consapevolezza che spendersi per la propria città è sempre qualcosa di altamente gratificante».
Il posto lasciato vuoto in aula sarà ora occupata da un’altra donna, prima dei non eletti della lista, ovvero Mariagrazia Laudani. Il suo insediamento nell’assemblea cittadina con il rito del giuramento avverrà alla prima seduta utile che sarà convocata dal presidente D’Asero.
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