Cronaca
Obbligato ai “domiciliari” per rissa, detenzione e spaccio di stupefacenti
Cumulo di pena per un biancavillese, accusato di reati commessi tra il 2012 e il 2017 a Piazza Armerina
Arrestato dai carabinieri perché deve scontare un cumulo di pena. È stato posto ai “domiciliari”. Si tratta del 31enne biancavillese Simone Scimonelli, che deve scontare 1 anno, 9 mesi e 14 giorni di reclusione.
I reati che ha commesso, a Piazza Armerina, tra il 2012 e il 2017, riguardano la rissa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Sono stati i carabinieri della Stazione di Biancavilla, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, ad effettuare l’arresto. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana
Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro
Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.
Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.
Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.
I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.
A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.
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