Cronaca
Inventa una serie di scuse, ma i carabinieri lo arrestano per evasione
Da Messina a Biancavilla per essere sottoposto ai “domiciliari”, ma l’uomo fa perdere le tracce
È ritenuto responsabile di evasione. I carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato in flagranza di reato. Si tratta del 53enne Vincenzo Bonomo.
Scarcerato lo scorso 10 dicembre dal carcere di Messina, dov’era stato recluso per reati contro il patrimonio commessi in provincia di Siracusa, l’uomo era obbligato a raggiungere la propria residenza. Lo aveva disposto l’autorità giudiziaria, che aveva deciso per lui la detenzione domiciliare.
Luogo in cui i carabinieri, durante un controllo eseguito lo scorso 14 dicembre, non l’avevano trovato. Le ricerche, attivate nell’immediato, hanno sortito l’effetto di spronare il ricercato a presentarsi spontaneamente in caserma.
Qui si è giustificato, riferendo di circostanze inverosimili, quali: l’essere stato buttato letteralmente fuori dal treno diretto da Messina al capoluogo etneo (forse perché senza biglietto) o di aver passato alcuni giorni in casa da amici.
Assolte le formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e posto ai “domiciliari” preso la sua abitazione.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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