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Cronaca

Controlli anti-caporalato a Biancavilla, plauso della Cgil rivolto ai carabinieri

Illegalità in agricoltura: l’organizzazione sindacale auspica che l’azione delle forze dell’ordine prosegua

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Il segretario generale della Flai-Cgil di Catania, Pino Mandrà, ed il responsabile della Camera del Lavoro di Biancavilla, Daniele Petralia, plaudono alla brillante operazione anti-caporalato eseguita negli ultimi giorni dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Paternò, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania e della C.I.O. del 12° Reggimento Sicilia.

Si è trattato di una operazione svoltasi a Biancavilla e a Palagonia, che ha messo in luce l’impiego di lavoratori in nero e l’inosservanza delle prescrizioni previste dal protocollo aziendale condiviso anti Covid-19.

La Flai Cgil di Catania e la Cgil di Biancavilla – cittadina fra i comuni maggiormente interessati dai fenomeni di illegalità in agricoltura – auspicano che «l’azione delle Forze dell’Ordine di contrasto a caporalato, lavoro nero ed ogni altra forma di illegalità nelle campagne del catanese, prosegua incessante sino alla marginalizzazione dei fenomeni e alla netta affermazione della legalità».

«La rete del lavoro di qualità -proseguono- è stata finalmente costituita a Catania, grazie alle battaglie incessanti della Flai Cgil che ha trovato la disponibilità e la sensibilità dell’Inps e della Prefettura, che consente di premiare le aziende virtuose, rispettose della legge e dei contratti di lavoro e che pagano regolarmente l’Ebat-Ciala, così come previsto dai contratti».

Chiudono Mandrà e Petralia: «Alle imprese rispettose delle regole dovrà essere garantito l’accesso privilegiato ai Piani di Sviluppo Rurale, mentre alle imprese inosservanti delle leggi e dei contratti, dovrà essere impedito ogni rapporto commerciale con la grande distribuzione». 

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Cronaca

Mitragliatrice e pistole nascoste nel solaio del terrazzo: nei guai un 25enne

Giovane incensurato arrestato dai carabinieri: trovati a casa sua anche 300 grammi di marijuana

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Una fedina penale pulita, appena 25 anni. È finito nei guai per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine, possesso di droga ai fini di spaccio. Lo hanno arrestato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”.

I militari hanno svolto una perquisizione nell’abitazione del giovane biancavillese, recuperando, ben nascosta sul solaio del terrazzo, una sacca con all’interno un vero e proprio arsenale.

Si tratta di una mitragliatrice Skorpion e due pistole (un revolver calibro 357 magnum e una calibro 7,65), tutte armi clandestine con matricola abrasa, perfettamente funzionanti ed estremamente letali, nonché 89 cartucce. Il revolver aveva già 6 cartucce nel tamburo e la pistola il colpo in canna con 6 cartucce nel caricatore. Tutto sequestrato e inviato al Ris di Messina per gli accertamenti balistici e dattiloscopici.

Sempre durante i controlli, rinvenuta anche una busta di plastica termosaldata, con all’interno circa 300 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed il materiale necessario al confezionamento dello stupefacente.

Il 25enne arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Disposto il trasferimento nel carcere di Catania-Piazza Lanza, in attesa della convalida da parte del Giudice delle indagini preliminari.

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