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Misure anti-Covid penalizzano palestre e scuole di danza: «Lo sport è libertà»

Una rappresentanza ha manifestato davanti al palazzo comunale e ha incontrato il sindaco Bonanno

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I rappresentanti di palestre e scuole di danza di Biancavilla si sono recati al palazzo comunale, dove sono stati ricevuti dal sindaco Antonio Bonanno. Una manifestazione pacifica per fare sentire il dissenso della categoria nei confronti delle misure restrittive imposte dal governo. Misure che servono a contrastare la diffusione del coronavirus ma che mettono in crisi un intero settore.

Sale e palestre attirano a Biancavilla tanti appassionati. Non soltanto adulti, ma anche bambini che fuori dall’orario scolastico passano ore a fare esercizio fisico o ad imparare danza.

«Bisognava solo fare sentire la nostra presenza che lottiamo per la nostra passione. Non vogliamo chinar più la testa. Se poi anche il nostro sindaco Antonio Bonanno la pensa così come noi allora ci faremo sentire ancora di più e più forte. Lo sport è libertà e noi vogliamo lottare per questo principio».

Queste le parole del gruppo che ha incontrato il primo cittadino, all’ingresso del palazzo comunale. Tutti muniti di mascherine e con il dovuto distanziamento. Alcuni, in maniera simbolica, hanno portato scarpette e costumi di danza classica. È successo così anche in altre città d’Italia per levare la voce di un settore che si sente particolarmente penalizzato.

Il sindaco Bonanno ha ascoltato le loro rivendicazioni e si è detto solidale con il settore. Davanti a disposizioni prese dal governo nazionale, nulla può fare un’amministrazione comunale o un primo cittadino. Ma ascoltare le loro istanze è manifestazione di comprensione.

«Hanno ragione – ha voluto sottolineare Antonio Bonanno – ad esternare tutte le loro preoccupazioni per la chiusura decretata dall’ultimo Dpcm. Sono i titolari delle palestre che, al pari di tanti commercianti e imprenditori, rischiano un tracollo economico irrimediabili. Li ho incontrati stamane davanti al Palazzo di città. Mi farò portavoce delle loro istanze con i nostri riferimenti istituzionali».

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Associazionismo

Croce Rossa, tempo di bilanci: “angeli custodi” al servizio del nostro territorio

Salvo Pulvirenti, delegato di Biancavilla: «Per il Covid avvertito particolarmente il valore dei volontari»

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«Angeli custodi. Non so se posso definire in modo diverso le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana, che giornalmente operano a fianco della cittadinanza. E la loro presenza è stata particolarmente avvertita durante la pandemia perché riuscivano ad arrivare dove tutto il resto della popolazione non poteva».

Per Salvo Pulvirenti, delegato dell’Unità territoriale della Croce Rossa di Biancavilla, è tempo di bilanci. E lo sguardo va all’indietro. In particolare al periodo della pandemia e ad un impegno inedito per tipologia di attività e incerto per i rischi affrontati.

Basta citare alcuni numeri che hanno riguardato l’associazione biancavillese – da sempre radicata nel territorio e in prima linea – per capire il prezioso supporto che hanno fornito.

«Da marzo 2020 ad aprile 2022 – ricorda Salvo Pulvirenti – abbiamo aiutato la popolazione di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò e Adrano, recapitando 22154 buoni spesa e 8187 pacchi alimentari, oltre a 4122 consegne di spesa a domicilio, 78 farmaci a domicilio, 1 farmaco salvavita su attivazione della sala operativa nazionale, 48151 dispositivi di protezione individuali, 16 interventi per materiale didattico, 208 trasporti sanitari, 418 trasporti in auto. E poi ancora assistenza per screening, assistenza per le vaccinazioni, vaccini a domicilio e trasporti anticorpi monoclonali».

L’anziana donna salvata in extremis

Tante anche le storie belle che hanno caratterizzato questo periodo. In particolar modo, Salvo Pulvirenti ricorda un caso per cui è stato riconosciuto anche un premio dall’amministrazione perché chiamati dall’ufficio covid del Comune di Biancavilla per un signora sola in casa, affetta da Covid, che non riusciva a caricare il cellulare.

«I volontari – che in quel momento si occupavano del trasporto in biocontenimento – si sono recati a casa della signora e – racconta Pulvirenti – hanno constatato che la donna aveva la saturazione a 63: è stata portata subito al Pronto Soccorso, dove ci è stato detto che se fosse passata anche un’altra ora la signora sarebbe morta». Angeli custodi. Ancora una volta.

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