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Cronaca

Roghi e fumi nella discarica “fai da te”: eseguito un arresto dai carabinieri

Intervento dei militari in zona “Erbe bianche”, dopo le segnalazioni arrivate da diversi cittadini

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato il 59enne Alfredo Cardillo, ritenuto responsabile di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita di rifiuti.

I militari, in particolare, da tempo avevano ricevuto numerose lamentele di cittadini che riferivano loro di continui roghi in contrada Erbe Bianche, appiccati per la distruzione di rifiuti speciali.

Nel corso di un servizio di perlustrazione del territorio, hanno effettivamente individuato una densa colonna di fumo provenire da quella zona e, pertanto, si sono diretti in quella direzione per verificarne la causa.

Giunti sul posto, i militari hanno constatato che l’uomo, proprio vicino la propria abitazione, aveva trasformato un’area in una vera e propria discarica di rifiuti. Rifiuti speciali di vario genere tra i quali elettrodomestici, parti di autovetture, bombole di gpl ed anche residui di eternit.

Come se non bastasse, i militari hanno dovuto chiedere anche l’ausilio dei vigili del fuoco. L’uomo, senza alcun rispetto per l’ambiente, stava distruggendo una catasta di gomme per autovettura. L’intento era estrarne il materiale ferroso, con il grave rischio di propagazione delle fiamme nel terreno circostante ricoperto di sterpaglie.

L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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