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Contagi all’ospedale, infermieri in allarme: «Fatto grave, si agisca per evitare focolaio»

Il sindacato Nursind si appella a prefetto, Regione, Asp e sindaco, chiedendo di mettere subito in sicurezza il presidio

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Quanto sta avvenendo all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, dove sono emersi contagi tra il personale (finora 5 infermieri e 1 operatore esterno), è un fatto grave e bisogna intervenire affinché non si crei un focolaio, mettendo in sicurezza il presidio.

È quanto evidenzia il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, il cui segretario territoriale di Catania, Salvatore Vaccaro, ha scritto al prefetto di Catania, all’assessore regionale alla Salute, al sindaco di Biancavilla, al direttore generale e al direttore sanitario dell’Asp.

«Ci viene segnalata –scrive Vaccaro– la positività accertata di molteplici operatori presso il presidio ospedaliero. Purtroppo i tamponi fatti a questi operatori, di cui diversi lavorano in pronto soccorso, sono stati esitati con notevole ritardo (la competenza è del Policlinico di Catania, ndr). Data esecuzione 16/17 aprile 2020 ed esito dal 20 al 23 aprile 2020. Ad oggi, a causa di questi ritardi, i positivi potrebbero aver contagiato altri dipendenti e i loro familiari con cui sono venuti in contatto. Inoltre, ci hanno comunicato altri casi sospetti poiché sintomatici tra il personale sanitario».

Per il Nursind si è di fronte ad «un fatto gravissimo che va immediatamente circoscritto» e si chiede di intervenire tempestivamente «per evitare che il disagio diffuso crei un focolaio difficilmente controllabile». Per questo, Vaccaro sollecita «un intervento tempestivo atto ad azzerare il rischio di ulteriore diffusione del contagio».

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Gravi disservizi elettrici a Biancavilla: spetta indennizzo di 50 euro in bolletta

Interi quartieri rimasti senza energia per oltre 17 ore, nonostante le ripetute segnalazioni all’Enel

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Oltre 17 ore per ripristinare l’erogazione elettrica in alcuni quartieri di Biancavilla. La giornata di maltempo ha causato guasti in cabine elettriche del nostro territorio. Dalle ore 17 del 17 gennaio (in piena allerta meteo), per il ripristino dell’energia si è dovuto attendere verso le 9.30 del giorno successivo.

Nonostante le ripetute segnalazioni al numero verde, i tecnici di Enel Energia hanno eseguito gli interventi secondo criteri di priorità in base alle zone. Biancavilla si è ritrovata così ancora una volta a subire gli effetti di impianti obsoleti e un sistema altamente vulnerabile. Non si tratta di aree periferiche, ma del centro urbano con decine di abitazioni interessate. L’illuminazione pubblica, invece, non è mancata.

Per un così prolungato disservizio, gli utenti hanno diritto ad un indennizzo automatico in bolletta entro 60-90 giorni, secondo i criteri dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Non bisogna seguire nessuna procedura: se riconosciuta dall’autorità, la somma sarà caricata direttamemnte in fattura. L’indennizzo dovrebbe essere quantificato in un minimo di 30 euro, cui aggiungerne 20 per ogni 4 ore oltre le 8 ore base. Il ristoro in bolletta – a seconda delle ore eventualmente riconosciute – potrebbe essere anche superiore ai 50 euro.

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