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Cronaca

Incidente mortale in viale Europa

La vittima è un giovane romeno di 19 anni, ai carabinieri tocca il compito di ricostruire la dinamica

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di VITTORIO FIORENZA

Si chiamava Ionut Mirel Brumia, ma in paese era conosciuto come “Giovanni”. È lui la vittima dell’incidente verificatosi a Biancavilla. Aveva compiuto da pochi giorni 19 anni: è morto sul colpo.

Una moto di grossa cilindrata in frantumi e il corpo senza vita del guidatore sull’asfalto. Serata tragica a Biancavilla. L’incidente è avvenuto in viale Europa, a Biancavilla, vicino piazza Falcone-Borsellino.

Il ragazzo era residente a Biancavilla da alcuni anni e lavorava come bracciante agricolo. Era originario di Blăgești, piccola località del distretto di Bacău, la regione storica della Moldavia, nella parte est della Romania.

Secondo una prima ricostruzione, il giovane si sarebbe schiantato, dopo avere urtato un palo della pubblica illuminazione. Ma saranno i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Paternò, intervenuti sul posto, ad effettuare ogni verifica ed accertare eventuali responsabilità di terzi, come qualche testimone avrebbe riferito.

Oltre ai militari, intervenuti anche gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza e i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Questi ultimi chiamati per mettere in sicurezza il lungo tratto di strada, in cui sono disseminati i detriti, oltre ad un palo della pubblica illuminazione pericolante, dopo l’impatto della moto.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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