Attualità
Lo sai che…? Ecco tutte le curiosità sul “Blackjack”, che oggi si può giocare online
Nel 2020 il gioco d’azzardo rappresenta una routine quotidiana per molti italiani, dato che il nostro paese ospita milioni di appassionati. Eppure non va mai dato per scontato il fascino del gambling, considerando che può contare su una storia ricca di aneddoti e di situazioni molto particolari. Fra i vari giochi della tradizione, uno dei più apprezzati è senza ombra di dubbio il blackjack, ed è anche uno di quelli che può vantare più curiosità. Dalla storia fino ad arrivare alle tante versioni disponibili, questo gioco di carte continua ad appassionare. Ecco perché in questo articolo cercheremo di conoscerlo meglio, studiando alcune delle sue sfaccettature più interessanti.
Oggi il blackjack si gioca su Internet
Per prima cosa, nell’era della digitalizzazione, anche il gioco d’azzardo ha dovuto adeguarsi alle nuove esigenze dei player. Grazie alle piattaforme di casinò web come LeoVegas, esiste la possibilità di giocare al blackjack online da casa propria oppure da dispositivi mobile come gli smartphone e i tablet.
Si tratta quasi di piattaforme di streaming che permettono agli utenti di godere di un’esperienza molto simile al tavolo fisico, ma con alcune differenze peculiari. In giochi come questi, infatti, la meccanica del software impedisce ad esempio di contare le carte.
La nascita del blackjack
La nascita del blackjack è immersa nel mito. Nessuno potrà mai dare una risposta definitiva, dato che le origini del blackjack sono ancora oggi avvolte da una coltre di mistero. Molti paesi si sono autoproclamati inventori di questo gioco di carte, compresa l’Italia, ma ad oggi non è possibile stabilire un vero vincitore della contesa.
Fra i vari concorrenti, però, la Francia parte da una posizione privilegiata, visto che in tanti sostengono che il gioco sia nato proprio lì: si parla nello specifico del Vingt-et-Une (XVII secolo). Se invece passiamo all’Italia, la Penisola può vantare la presenza di un gioco molto simile (il Sette Carte e Mezzo), risalente addirittura al ‘500. Infine, non dimentichiamoci degli spagnoli e del loro “Uno e Trenta”, anch’esso nato nel ‘500.
Le varianti del blackjack
Il blackjack presenta tantissime varianti. Molti di noi conoscono soltanto il blackjack standard, noto anche come 21, ma in realtà esistono. Queste ultime vengono praticate da pochi casinò al mondo, e posseggono delle regole diverse. In sintesi, prima di giocarci conviene sempre studiarle a fondo, per evitare il rischio di perdere molti soldi. Una delle varianti più interessanti è il Blackjack Switch. Altre versioni speciali sono il Doppia Esposizione, noto per le altissime percentuali a favore del banco, e il Multi-hand, che invece viene praticato in diversi casinò online.
Vincite milionarie? Chiedere a Don Johnson
È possibile diventare ricchi grazie al blackjack? Sì, a patto di essere dei veri professionisti. Per informazioni chiedere a Don Johnson, che nella sua lunga carriera al tavolo è riuscito nell’impresa di guadagnare oltre 15 milioni di dollari (e di sperperarne molti). Noto per investire cifre da capogiro, Don Johnson ottenne anche diversi sconti dai casinò più famosi al mondo, con rimborsi sulle perdite fino al 20%.
Attualità
Sicilia, tra turismo e… tennis
La Sicilia è sempre stata una delle mete preferite dai turisti per le vacanze. Il sole, il mare, le sue bellezze naturali, il grande patrimonio culturale sono tutti motivi per cui ogni anno la Regione viene presa d’assalto dai viaggiatori che la scelgono come destinazione per trascorrere qualche giorno di relax. Ogni parte dell’Isola ha le sue meraviglie da scoprire e non è difficile imbattersi in qualche visitatore anche in posti meno conosciuti e in periodi di bassa stagione.
Tuttavia, negli anni, la Sicilia è diventata nota anche per aver dato i natali a tanti sportivi di alto livello. Se si pensa al calcio, ci sono i vari Salvatore Schillaci e Giuseppe Furino, tra i migliori nel loro ruolo a suo tempo, con il primo che è arrivato anche ad un passo dal diventare campione del mondo con la Nazionale a Italia ’90.
Nel ciclismo, invece, c’è stato il grande Vincenzo Nibali, vincitore sia al Giro d’Italia che al Tour de France tra i tanti successi della sua carriera. Questi, insomma, soltanto per citare alcuni dei grandi nomi che hanno fatto esultare il popolo italiano in più di un’occasione.
Tra i vari sportivi che si sono presi i riflettori, però, ci sono anche alcuni tennisti e, in particolare, Marco Cecchinato, Salvatore Caruso e Gianluca Naso.
I migliori tennisti siciliani
Marco Cecchinato è di gran lunga il giocatore siciliano che ha ottenuto più risultati in carriera. Specialista della terra battuta, il classe ’92 nativo di Palermo è stato semifinalista al Roland Garros 2018 diventando così il terzo italiano nell’era Open ad aver centrato questo risultato. L’anno dopo si è issato addirittura al 16° posto del ranking mondiale, per un traguardo che forse neanche i più esperti di analisi delle statistiche legate alle scommesse e quote sul tennis si sarebbero mai aspettati essendo stato tagliato soltanto da otto azzurri prima di lui.
Il suo primo trofeo, invece, risale al 2013, quando si aggiudicò il Challenger di San Marino imponendosi in finale sull’attuale capitano della Nazionale di Coppa Davis Filippo Volandri. Il secondo arriva invece due anni dopo a Torino, dove nell’ultimo atto del torneo batté Kimmer Coppejans. Da quel momento in poi, è un’escalation continua, con il terzo titolo Challenger vinto a Milano contro Laslo Djere (attuale top 50 Atp), e il quarto conquistato a Roma l’anno dopo in finale contro Jozef Kovalik.
È l’inizio del suo percorso all’interno del tennis che conta che lo porterà poi, come detto, a giocarsi una storica semifinale al Roland Garros, dove venne sconfitto da Dominic Thiem. Per arrivarci, non solo eliminò giocatori importanti come Carreno Busta e David Goffin, ma si tolse anche il lusso di battere l’attuale numero uno del mondo e 24 volte campione Slam Novak Djokovic. Una partita epica per Ceck, così come viene chiamato dagli amici, e per tutta l’Italia, che da tempo non aveva un tennista che si spingeva così in avanti in uno Slam.
Purtroppo per il siciliano, quello rimarrà il miglior torneo della sua carriera, con la discesa in classifica che ebbe inizio già l’anno dopo nonostante la vittoria a Buenos Aires. Ciò che più gli è mancato da quel momento in poi, è stata la costanza di risultati, complice qualche acciacco di troppo che gli ha permesso di difendere i punti di alcuni tornei.
Un altro ottimo tennista siciliano è stato inoltre Salvatore Caruso, avolese classe ’92 che in carriera ha raggiunto la 76esima posizione nel ranking Atp come miglior piazzamento, mentre nel suo palmares ci sono due titoli del circuito maggiore. Tra i suoi migliori risultati ricordiamo la semifinale disputata a Umago nel 2019, il terzo turno al Roland Garros dello stesso anno e il terzo turno agli US Open della stagione seguente che ha contribuito a portarlo al 76° posto della classifica mondiale.
Oltre a loro, c’è stato poi Gianluca Naso, trapanese classe ’87 che prima di ritirarsi definitivamente dalle scene ha raggiunto un best ranking in 189esima posizione.
Le promesse della Sicilia
Mentre Cecchinato e Caruso si apprestano a disputare gli ultimi anni della sua carriera, altre due promesse del tennis siciliano stanno pian piano ritagliandosi uno spazio nel circuito maggiore femminile. Parliamo di Anastasia Abbagnato e Giorgia Pedone.
La prima è una palermitana classe 2003, nonché nipote della nota ballerina Eleonora Abbagnato. Ancora non ha ottenuto risultati importanti a livello Wta, ma sono in molti a scommettere su di lei in futuro. Stesso discorso anche per la Pedone, che a 19 anni si è portata intanto alla 276esima posizione del ranking mondiale oltre a vincere l’ITF di Santa Margherita di Pula nella stagione passata.
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