Politica
Ufficio staff, l’opposizione: «Silenzio assordante del sindaco, proroghi i termini»
Due consiglieri di minoranza si rivolgono al primo cittadino perché il bando venga adeguatamente pubblicizzato

«Domani scade la selezione dei diplomati per lo Staff del Sindaco e, ad oggi, il sindaco Antonio Bonanno tace, non informa i cittadini di questa opportunità di lavoro. A questo punto ci chiediamo: perché? Perché il Sindaco degli slogan e dei selfie, sempre a favore di telecamere, questa volta non ha detto una sola parola ai suoi concittadini?».
Sono gli interrogativi dei consiglieri comunali Vincenzo Chisari e Carmelo Mignemi che, nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera urgente al sindaco Bonanno per dare ampio risalto alla selezione pubblica per diplomati in corso al Comune e che culminerà con un colloquio fatto dallo stesso sindaco che così avrà il potere di decidere a chi assegnare questa opportunità lavorativa come dipendente comunale part-time.
«Il silenzio assordante del sindaco Bonanno fa male, perché ha il sapore di una beffa nei confronti di quei tanti cittadini che vivono un periodo difficile e precario dal punto di vista lavorativo. Pensiamo a quei giovani che avrebbero potuto avere una possibilità di lavoro al Comune. Invece, su questo bando c’è uno scandaloso silenzio: non c’è traccia di un comunicato del Portavoce del Sindaco, pagato dai cittadini, non c’è una comunicazione sui profili social del Comune, dove di solito viene pubblicato di tutto, né un manifesto o un passaggio sui giornali e le tv locali».
«Il sindaco Bonanno –proseguono i consiglieri– è ancora in tempo per rimediare, non è necessario che risponda a noi. Ciò che conta è che domani mattina prenda carta e penna e faccia una proroga dei termini di partecipazione e informi i suoi concittadini che non meritano di essere sacrificati con un silenzio politico che rischio di generare tra la gente un’ombra pesante sulle selezioni pubbliche che, al contrario, meritano una ampia trasparenza».
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Politica
Il taglio dei pini dà ossigeno alla politica: attacchi da destra a sinistra
Marco Cantarella e Alfio Distefano contro le modalità dei lavori in piazza Falcone-Borsellino

Il taglio degli alberi di pino di piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla, dà ossigeno alla politica locale. Prese di posizione e interventi polemici contro l’amministrazione comunale arrivano da destra e sinistra.
Non passano inosservati i toni usati da Marco Cantarella, già assessore ed attuale consigliere comunale di maggioranza. Prendendo spunto dal video pubblicato da Biancavilla Oggi, Cantarella non usa mezzi termini.
In un post su Facebook scrive: «Una riqualificazione che distrugge l’identità di una piazza… anziché avviare delle opere di valorizzazione e conservazione del bello, dell’unico polmone verde di un quartiere, si pensa bene di abbattere e uccidere decine di pini adulti… Un intervento vergognoso, uno sfregio inutile e costoso che andrà a vantaggio solo di qualche fortunato vivaista. Mi dissocio da questi tipi di interventi, che appartengono ad un modus operandi post guerra».
Dal fronte opposto, interviene pure Alfio Distefano del Partito democratico. «Il Consiglio Comunale – ricorda – aveva approvato all’unanimità una mia mozione per piantare 100 nuovi alberi in città, rimpiazzando le aiuole esistenti. Decisione ignorata, ancora una volta, da un’amministrazione che procede indisturbata, calpestando il ruolo del Consiglio Comunale e il bene della città».
«Dicono che verranno piantati nuovi alberi, ma – sottolinea Distefano, riferendosi al taglio dei pini – nel frattempo si taglia un pezzo di storia e si impoverisce il nostro verde pubblico. Ancora una volta, la destra cittadina si dimostra tutto tranne che una soluzione per l’ambiente e la qualità della vita. Chi ne paga le conseguenze? Sempre e solo i cittadini».
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Politica
Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»
Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».
Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.
«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.
Critiche anche al presidente del Consiglio
«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».
Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

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