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La “nuova” basilica si tinge di celeste: pronta a riaprire a 15 mesi dal sisma
Sarà l’arcivescovo Salvatore Gristina, il 12 gennaio, a riconsegnare l’edificio sacro ai fedeli


di Vittorio Fiorenza
La basilica di Biancavilla cambia aspetto: si colora di celeste e si arricchisce di decorazioni dorate. I lavori di sistemazione dell’edificio sacro sono stati ultimati. Resisi necessari dopo i danni causati dal terremoto di magnitudo 4.6 dell’ottobre 2018, la chiesa madre di Biancavilla è pronta ad essere riaperta e riconsegnata ai fedeli.
L’evento è stato fissato per il 12 gennaio. I dettagli sono stati ufficializzati e resi noti dall’associazione “Maria Santissima dell’Elemosina”: «Dopo i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dei mesi scorsi, vagliati dalla Soprintendenza ai Beni storico-artistici di Catania, l’edificio sacro torna ad essere fruibile», scrive sul proprio sito il gruppo di devoti.
Per l’occasione, a fianco al prevosto, padre Pino Salerno, sarà presente l’arcivescovo di Catania. Mons. Salvatore Gristina sarà accolto alle ore 18.30 in piazza Roma dal clero, dalle aggregazioni ecclesiali, dalle confraternite religiose e dal sindaco Antonio Bonanno.
Un corteo processionale con l’icona della Madonna dell’Elemosina, alle ore 19, muoverà dalla chiesa del Rosario fino all’ingresso della basilica per la formale apertura delle porte. Seguirà la celebrazione eucaristica e la scopertura di una lapide commemorativa.
Un atto che spazzerà via le sensazioni di quei momenti successivi alla scossa sismica, quando Biancavilla ha avuto piena consapevolezza dei danni causati in tutto il paese, a cominciare dal luogo simbolo: le crepe e i calcinacci a terra all’interno di tutta la basilica hanno avuto un effetto emotivo non indifferente. Immagini da consegnare alla storia.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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