Cronaca
Picchiata alla vigilia di Natale, arrestato un marito violento

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato un pregiudicato di 46 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati commessi in danno della moglie 37enne.
Sono stati i vicini di casa a chiedere aiuto ai carabinieri mentre accompagnavano la vittima all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I militari hanno immediatamente raggiunto il pronto soccorso, dove i medici, applicando il protocollo denominato “codice rosa”, stavano già medicando la poveretta per un trauma cervicale e facciale, delle ecchimosi al collo e al labbro superiore, lesioni causatele dal marito che, al termine di una banale discussione, l’aveva aggredita tentando anche di strangolarla mentre la donna teneva in braccio la loro figlioletta di appena 4 mesi.
Azione non compiutasi grazie all’intervento del figlio 14enne della coppia che era accorso in difesa della madre e della sorellina, spintonando il padre e permettendo così alla vittima di divincolarsi e fuggire via per chiedere aiuto ai vicini di casa.
Un’altra pattuglia nel frattempo raggiungeva l’abitazione della coppia all’interno della quale erano presenti oltre all’uomo, subito bloccato ed ammanettato, i due figli minori e una zia materna che accudiva la piccolina.
L’arrestato, in attesa delle decisioni del Gip di Catania, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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