Scuola
Giornalismo al plesso “Verga”, incontro con Vittorio Fiorenza

Una raffica di domande sul giornalismo, sull’informazione online, sulle fake news e la post verità, sulle trasformazioni del lavoro del cronista in relazione alle nuove tecnologie. A farle sono stati gli alunni della 5a C del plesso “Giovanni Verga”, appartenente al secondo Circolo didattico.
A rispondere alle curiosità dei piccoli studenti è stato Vittorio Fiorenza, da quasi vent’anni giornalista del quotidiano “La Sicilia” e direttore di Biancavilla Oggi, chiamato a partecipare ad una lezione del Pon di giornalismo “News Education 4”, condotto dall’esperta giornalista Grazia Calanna, con l’insegnante Concita Dell’Elba come tutor.
In classe sono stati approfonditi diversi aspetti del mondo giornalistico: non una lezione su concetti astratti, ma riferimenti concreti anche all’informazione locale e a fatti di cronaca trattati su “La Sicilia” e Biancavilla Oggi.
Una sintesi dell’incontro avuto con Vittorio Fiorenza sarà presentata, in video, in occasione dell’open day che il prossimo mese sarà organizzato dal Secondo Circolo didattico per fare conoscere la scuola e le attività che vi si svolgono.
Il progetto didattico curato da Grazia Calanna, ben più articolato, prevede la realizzazione di un “prontuario del giornalista” da parte degli alunni. L’intera classe ha avuto anche l’opportunità di visitare la redazione de “La Sicilia” per vedere da vicino il lavoro svolto dai cronisti per l’impaginazione del quotidiano.
Questi gli alunni della 5a C che partecipano al progetto: Marta Elena Amato, Tommaso Asero, Emanuele Antonio Badalati, Diego Cantarella, Giada Cantarella, Maria Greta Cantarella, Vera Cantarella, Giuseppe D’Urso, Giulia Maria Frisenna, Carmelo Gentile, Adele Giuffrida, Sofia Giuffrida, Irene Greco, Lara Luisa Lavenia, Salvatore Lo Faro, Gabriele Mauceri, Diego Origlio, Rossella Pappalardo, Pietro Christian Pio Petralia, Irene Scaccianoce, Clelia Scalisi, Gabriele Terranova, Gaia Terranova e Antonio Michele Ventura.
Per Biancavilla Oggi si tratta del secondo invito ricevuto dal plesso di via Liguria. Oltre a questo con Vittorio Fiorenza, un primo incontro era stato svolto con Alessandro Rapisarda, altro componente della nostra redazione, che è stato ospitato alla “Verga”, nell’ambito di un distinto progetto sul giornalismo, curato da Federica Bruno (con tutor l’insegnante Rosaria Saccone), che ha coinvolto gli alunni della 4a D.

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Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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