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Cronaca

Anziana urtata da un’auto cade a terra e muore in via Giulio Verne

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© Foto Biancavilla Oggi

Il corpo a terra senza vita, coperto da un telo termico. Anziana morta a Biancavilla, all’incrocio tra via Giulio Verne e via Centamore. Si tratta di Rosina Barbagallo, classe 1946. L’arrivo di un’ambulanza del 118 e del personale sanitario, che ha tentato la rianimazione, non sono serviti a salvarla.

Secondo quanto si apprende, la donna sarebbe stata urtata da un’auto, guidata da un giovane, e nella caduta avrebbe battuto la testa a terra, fino a perdere i sensi.

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Ingrassia Alfredo

    1 Novembre 2019 at 17:24

    Sono Alfredo Ingrassia il nipote della Signora Barbagallo Rosina.
    Mi pare che nella video il veicolo non rallenta per niente peché mi pare distratto.
    La visibilità nella video sembra buona, io penso che quel ragazzo stava mandando dei massagi con il suo telefonino perché si vede che è distratto.
    Controllare la memoria di questo telefonino per avere l’ora di questo incidente.
    Mi pare che lo sport nazionale nel sud e in particolare in Sicilia e che avete delle abitudine criminali con il telefonono in macchina, on porto della cinture di sicurezza o il casco per la moto.

    Riposa in pace zia Rosina

  2. Ottavia Cantarella

    31 Ottobre 2019 at 23:56

    Quella di oggi è stata la cronaca di una morte annunciata. Mi trovavo a transitare sul luogo dell’incidente meno di un’ora prima della tragedia e ho constatato che viviamo in una giungla. Macchina in sosta in ogni dove, una addirittura al centro della strada benché nel parcheggio del campo dei monaci vi fossero parecchi posti liberi e lo dico con cognizione di causa perché io ho parcheggiato proprio lì.
    Se parcheggiare è stato semplice attraversare all’incrocio fra Viale Cristoforo Colombo e via Giulio Verne è stata un’impresa titanica, dei vigili urbani neanche l’ombra eppure è risaputo che in questi giorni proprio in quel punto il traffico pedonale e veicolare si centuplica.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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