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L'Intervento

Distefano: «Una piazza dimenticata» Il sindaco: «Solo un attacco ipocrita»

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Ci scrive Alfio Distefano, già candidato nella lista “SiAmo Biancavilla”, per denunciare le condizioni di piazza Martiri d’Ungheria. Osservazioni che abbiamo girato all’amministrazione comunale e alle quali risponde il sindaco Antonio Bonanno.

Egregio direttore,
Le scrivo a malincuore per segnalare l’ennesimo scempio che si presenta a Biancavilla. È dall’inizio della bella stagione che porto a giocare i miei bambini nella villetta vicino casa: parlo della piazzetta “Martiri d’Ungheria”, che si trova nel quartiere “Casina”.

Ho aspettato mesi prima di segnalare tutto ciò, ho aspettato l’ennesimo post con selfie a seguito dell’assessore di turno: a Biancavilla tutto ciò che è normale amministrazione viene scambiato per qualcosa di straordinario.

Segnalo che la villetta, come tutto il quartiere Casina, è letteralmente dimenticata da questa amministrazione: è più di un anno che non viene effettuata manutenzione del verde, eppure siamo quasi al centro, un quartiere non in periferia, abitato da migliaia di cittadini che non possono essere considerati di serie B.

I nostri bambini hanno bisogno di giocare all’aria aperta senza alcun pericolo ed invece nella villetta in questione manca di tutto: sicurezza, pulizia, sorveglianza, illuminazione, senza parlare delle giostrine rotte dai vandali.

In questo caso oltre agli sporcaccioni bisogna prendersela anche con i nostri amministratori perché non si può lasciare tutto senza pulizia di base per oltre un anno.
Sarebbe fantastico vivere in un paese immaginario disegnato solo nelle campagne elettorali, dove i nostri ristretti spazi verdi siano punto d’incontro e di svago per tutti, ma purtroppo siamo costretti ad affrontare la dura realtà.

Si dice sempre che bisogna educare all’educazione civica, ed è giusto, ma i nostri esperti amministratori devono imparare a rendere efficiente l nostri manutentori e far rispettare i contratti che si stipulano con le aziende private, pagate regolarmente per svolgere il giusto lavoro.

Grazie per la voce che date ai cittadini. Adesso aspettiamo con ansia la prossima foto per la pulizia ordinaria della piccola villetta di zona “Casina”.

ALFIO DISTEFANO

Il sindaco: «Faziosità di chi per anni è stato zitto»

Sorprende che, da parte di chi porta avanti battaglie politiche in modo strumentale, ci si accorga della zona Casina dopo anni di immobilismo ingiustificato e scriteriato. Nemmeno una parola negli anni passati mentre, oggi, ci si rende conto di una situazione che fino a ieri pareva non importare e rientrare nella normalità delle cose. Una ipocrisia inaccettabile.

Ebbene, mi sento di tranquillizzare chi punta il dito senza conoscere gli sviluppi del caso. Tra le voci del primo “vero” Bilancio approvato dalla mia amministrazione nello scorso mese di luglio, compaiono le somme destinate alla villetta del quartiere Casina. Abbiamo già avviato un’opera di riqualificazione necessaria e tempestiva alle bambinopoli dello “Sgriccio” e di piazza “Falcone e Borsellino” e presto toccherà anche alla Casina. Nel frattempo, siamo anche intervenuti nel ridare decoro a piazze che erano abbandonate da anni.

Mi sento di dire che non viviamo di slogan. E nemmeno di ripicche. Il bene comune è di tutti: da amministratori lo sappiamo bene ed è su questo sentiero che proseguiremo. Senza inseguire polemiche vuote ed inequivocabilmente di parte.

ANTONIO BONANNO, sindaco di Biancavilla

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3 Commenti

3 Commenti

  1. Anna Rita

    13 Settembre 2019 at 14:09

    Quattro anni fa avevo fatto una segnalazione per lo stesso problema, da cui era uscito questo articolo, grazie a Biancavilla Oggi e alla emittente di Adrano.

    https://www.biancavillaoggi.it/2015/06/04/ecco-piazza-martiri-dungheria-cittadini-incivili-comune-assente/

    Ma non mi ricordo che il signor Distefano allora se ne è interessato, anzi ricordo perfettamente che tutti quelli che erano amici dell’allora amministrazione minimizzavano; che saranno mai giostre rotte e un po’ di cartacce a terra? Ora parlano percHè sono di contropartito. Per favore, state zitti e non strumentalizzate. La piazza va pulita a prescindere da chi c’è al Comune. Grazie.

  2. Antonio Bonaccorsi

    13 Settembre 2019 at 14:00

    Certo che ci vuole coraggio da parte degli amici di Glorioso ad aprire bocca. Sono gli stessi signori che non la aprivano quando la spazzatura bruciava e le piazze erano lasciate all’abbandono. Dov’era Distefano quando governava il suo caro amico Glorioso? Non vedeva? Non sentiva? Non parlava? La piazza Martiri d’Ungheria a quei tempi era mille volte peggio eppure lui non ha fiatato. Adesso lo fa perché in amministrazione non ci sono i suoi amici. Troppo ipocrita: la gente non è cretina e capisce tutto. Come capisce il dente avvelenato dell’avvocato Ingiulla, uno che doveva essere candidato a sindaco e non ci è riuscito. Dai, signori, un poco di serietà. Tutti hanno diritto di criticare la sporcizia delle strade, ma proprio voi che siete stati sostenitori della passata amministrazione state zitti. Avete fallito, avete lasciato debiti, avete mal amministrato. Lasciate giudicare e criticare questa amministrazione da chi può farlo. Voi ammutolitevi, evitate figuracce. CAro sindaco Bonanno continui sulla sua strada e lasci perdere queste critiche faziose e sterili.

  3. Andrea Ingiulla

    13 Settembre 2019 at 12:37

    Reputo assolutamente inaccettabile il tono, polemico ed arrogante, con cui il sindaco ha replicato alla segnalazione fatta da un cittadino biancavillese, in merito allo stato di degrado in cui versa la villetta di zona Casina.
    Il nostro giovane sindaco deve ricordarsi di essere stato eletto per essere al servizio dell’intera comunità biancavillese, a prescindere dalle appartenenze politiche, e che deve accettare le segnalazioni provenienti dai cittadini, anche se questi non la pensano come lui.
    Già in passato il nostro primo cittadino si è lasciato andare a reazioni nervose e scomposte nei confronti di chi ha “osato” criticare il suo operato (i genitori degli studenti della Bruno ancora attendono le sue scuse), e ciò non è certamente sintomo di equilibrio e di imparzialità nella gestione della cosa pubblica.
    Vorrei ricordargli che la campagna elettorale è già finita da circa un anno e mezzo e che la comunità biancavillese (tutta, senza distinzione di colore politico) ha il diritto ed attende solo di essere amministrata efficacemente, sia per le cose importanti che per quelle meno rilevanti, come potrebbe essere la semplice manutenzione e pulizia di una villetta.
    P.S.
    Qualche mese addietro ho segnalato lo stato di degrado in cui versa il campo da tennis comunale, il quale necessita, tra le altre cose, della riparazione e/o sostituzione di un faro dell’impianto di illuminazione; ciò che impedisce l’utilizzo del campo in orario serale, certamente più consono alle esigenze di chi lavora e vorrebbe praticare un pò di sport.
    Purtroppo la mia segnalazione è rimasta del tutto priva di riscontro!
    Poichè non ritengo che tale modestissimo intervento di manutenzione necessiti di grandi stanziamenti e quindi di rilevanti manovre di finanza pubblica, reitero l’invito a chi di dovere di risolvere il problema.
    Nel rimanere in attesa di una risposta, preferibilmente non polemica, auguro a tutti i nostri amministratori un buon lavoro nell’interesse dell’intera comunità.
    Andrea Ingiulla

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«Nel ricordo di Borsellino, l’impegno è combattere la mentalità mafiosa»

Ci scrive l’assessore Vincenzo Randazzo: una riflessione su via D’Amelio che riguarda Biancavilla

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Gentile direttore di Biancavilla Oggi,

oggi si ricorda la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, tra i quali una donna. L’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata che da Villa delle Favare giungerà a Piazza Falcone e Borsellino. A questa iniziativa partecipano, oltre alle diverse associazioni di volontariato, anche i ragazzi e i giovani dei diversi Grest. Una manifestazione importante per condividere il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia italiana e caratterizzata dalla seria e concreta lotta contro il sistema mafioso, ma soprattutto contro la sua mentalità.

Ecco il punto: il messaggio di Paolo Borsellino e il suo volontario sacrificio hanno dell’attualità ancora un valore? Le nuove generazioni li recepiscono? Qualche dubbio mi sorge se guardo ai modelli sociali e culturali prevalenti: individualismo esasperato, esagerata messa in mostra di atteggiamenti malandrineschi, menefreghismo, esibizione del proprio desiderio di dominio, farsi ragione con la violenza… Appunto, mentalità mafiosa, che non poche volte determina risse.

Tutto questo rende vano quanto Paolo Borsellino ha cercato di insegnare e la cosa che amareggia di più è considerare un fesso il giudice palermitano. E come lui, fessi Falcone, Chinnici, Impastato, Don Puglisi, Livatino, Fava… E tanti che nel combattere la mafia sono caduti. Perdoni, direttore, il mio sfogo, ma tanto tanto tanto è il lavoro che va fatto. Come Amministrazione, certamente. Ma anche come famiglie, come istituzioni in senso lato, come scuola, come gruppi di volontariato… l’obiettivo è contrastare la mentalità mafiosa.

VINCENZO RANDAZZO, Assessore comunale

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