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Corrispondenti de “La Sicilia”, solidarietà del sindaco Bonanno

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«Sono vicino ai collaboratori e corrispondenti del quotidiano “La Sicilia”. La loro nota, diffusa nelle scorse ore, è un grido d’allarme che non può rimanere inascoltato: l’informazione, quella corretta e imparziale, è tra le fondamenta su cui poggia la democrazia. Ed il riconoscimento dei compensi per il lavoro che si è svolto, è segnale di libertà e trasparenza».

Sono le parole di solidarietà del sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, in riferimento alla presa di posizione dei corrispondenti della provincia di Catania, che non ricevono il compenso dalla “Domenico Sanfilippo Editore” e che minacciano lo sciopero. La prima protesta dei corrispondenti in oltre 70 anni di storia del quotidiano di viale Odorico da Pordenone, che –come è noto– è in amministrazione controllata, dopo la confisca dei beni di Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

«Auspico una risoluzione della questione. E lo dico –spiega Antonio Bonanno– in riferimento a professionisti sempre in prima linea: in trincea nel racconto quotidiano dei fatti che riguardano le nostre comunità. Biancavilla compresa».

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Politica

Segreteria Pd, l’elezione contestata: ricorso rigettato, in attesa di altri due

Il partito resta dilaniato su Vincenzo Cantarella, il gruppo antagonista ribadisce: «Irregolarità»

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La Commissione di Garanzia del Partito democratico di Catania ha stabilito la regolare elezione di Vincenzo Cantarella alla guida della sezione di Biancavilla. L’organismo ha respinto così il ricorso presentato da un’ala del partito, che aveva definito «una farsa» l’esito di quella elezione. I retroscena della vicenda erano stati svelati e raccontati da Biancavilla Oggi, dopo le dimissioni di Giuseppe Pappalardo, di cui Cantarella è diretta prosecuzione.

La decisione della commissione provinciale di garanzia è stata resa nota, ora, dallo stesso Cantarella. «Per mia onestà intellettuale – evidenzia lui – comunico che, gli stessi iscritti, non contenti, hanno trasmesso un nuovo ricorso, questa volta alla commissione regionale e nazionale Pd, contro la suindicata-circostanziata recente decisione, della uguale commissione di garanzia provinciale. E non paghi, forse alla fine nel 2025, faranno ricorso pure alla Commissione europea per i “diritti umani”».

Da parte sua, il gruppo antagonista, in una nota firmata “Democratici per Biancavilla”, ribadisce le irregolarità sul nuovo segretario, chiedendo una nuova elezione all’insegna dell’unità. «Restiamo fiduciosi – specificano – che i nuovi ricorsi presentati ai livelli superiori offriranno un’analisi più approfondita e soprattutto imparziale delle irregolarità segnalate». E aggiungono: «Proprio per garantire una partecipazione responsabile e trasparente chiediamo che l’elezione del segretario venga rivista, così che tutti gli iscritti possano riconoscersi pienamente nelle istituzioni del nostro partito».

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