Connettiti con

Storie

Si è spento a 72 anni Nino Leotta, tra i fondatori del M5s di Biancavilla

Pubblicato

il

di Vittorio Fiorenza

Aveva 72 anni, Nino Leotta. Se ne è andato all’improvviso per un attacco cardiaco, lui che aveva combattuto e vinto mille battaglie contro acciacchi e malattie. Ma ha conservato fino all’ultimo la sua passione per la politica ed il suo impegno, in particolare, per una sanità dal volto umano, in contrasto alle logiche aziendaliste nella cura e nell’assistenza dei malati. Una deriva che aveva “sperimentato” da paziente e da funzionario dell’Asp di Catania, essendo stato per anni responsabile dell’Ufficio tecnico dell’ospedale di Acireale e della sanità del comprensorio.

Simpatizzante della prima ora di Beppe Grillo, è stato tra i fondatori del Movimento 5 Stelle di Biancavilla. Lontano da smanie di protagonismo mediatico, ma sempre in prima linea –nonostante la malattia negli ultimi anni lo abbia costretto su una sedie a rotelle– nei temi cruciali e tanto cari ai 5s.

«Un carissimo amico, un pilastro del Movimento 5 Stelle di Biancavilla, persona equilibrata e punto di riferimento per tutti noi. Di certo sentiremo la sua mancanza, consapevoli, però, che il suo ricordo resterà indelebile così come preziosi rimarranno i suoi moderati pareri, sempre protesi all’unione e mai alla divisione». Sono le parole con cui lo ricordano gli attivisti biancavillesi.

Ma la passione politica di Nino Leotta ha radici profonde. Una sensibilità “trasversale”, maturata nella sua Acireale, quando protagonisti in Sicilia erano uomini come Rino Nicolosi e cominciava ad emergere un giovane Raffaele Lombardo.

Negli anni di militanza 5 stelle ha stretto legami di amicizia con Ornella Bertorotta e Angela Foti e ha seguito passo passo l’iter per i lavori di realizzazione del nuovo plesso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. «Vittoruzzo, gioia, ecco qua le carte». Era il modo affettuoso con cui si rivolgeva a noi per fornirci –da scrupoloso “controllore”– atti e documenti di interesse giornalistico sui ritardi, gli intoppi e la riorganizzazione del nostro presidio sanitario. Una fonte preziosa e affidabile.

Fuori dal perimetro 5s, altro rapporto speciale lo aveva con Basilio Catanoso, essendo stato il padre di Nino tra i collaboratori dei nonni materni dell’ex esponete forzista, il barone Musumeci con donna Isabella.

Persona garbata e sempre disponibile, Nino Leotta. Appassionato di presepi, fu tra i primi a Biancavilla a realizzare ed esporre al pubblico, nella sua abitazione, le sue creazioni artigianali raffiguranti la Natività.

Alla moglie Franca e ai figli Alessio (collaboratore di Biancavilla Oggi e vicepresidente della nostra casa editrice Nero su Bianco) ed Adriana vanno la nostra vicinanza e il nostro abbraccio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Storie

Mattarella conferisce medaglia d’onore alla memoria di Gerardo Sangiorgio

Alto riconoscimento per il biancavillese sopravvissuto ai lager: cerimonia per la Festa della Repubblica

Pubblicato

il

Ancora un alto riconoscimento istituzionale alla memoria di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese che rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò e che, per questo, fu rinchiuso nei lager nazisti. Un uomo giusto che, sopravvissuto a quell’orrore, dedicò la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.

Questa volta – a 30 anni dalla morte di Sangiorgio – è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a conferire una medaglia d’onore in suo ricordo. Verrà consegnata ai familiari, il 2 giugno, occasione del 77esimo anniversario della fondazione della Repubblica Italiana, in una cerimonia in piazza Università, a Catania, dalle mani del prefetto. A comunicarlo con una lettera, come apprende Biancavilla Oggi, è stata proprio Maria Carmela Librizzi a Maria Cuscunà, vedova di Gerardo Sangiorgio.

L’alto riconoscimento si lega a quanto previsto dalla Legge 296 del 2006. La medaglia d’onore è dedicata ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.

Sangiorgio, un Internato Militare Italiano

Lo status di Sangiorgio è quello dell’Imi (Internato Militare Italiano). Catturato a Parma dopo l’8 settembre 1943, disse “no” al fascismo, rifiutandosi di aderire alla fantomatica Repubblica di Salò. Caricato nei vagoni piombati, venne trasferito in Germania. Arrivò nel campo di sterminio di Neubranderburg bei Neusterlitz. Poi, il trasferimento al lager di Bonn am Rhein e, nell’inverno del 1944, a Düisdorf. Visse in condizioni inumane, che lo provarono per il resto della vita.

Il ritorno a Biancavilla gli consentì di proseguire gli studi. Divenne un apprezzato docente e un fine letterato. Nel 1953 fu insignito della Croce al Merito di Guerra. Ricevette nel 1979 l’autorizzazione dal Ministero della Difesa di adoperare il Distintivo d’onore per i patrioti Volontari della libertà. Nel 1984 ebbe il titolo onorifico di “Combattente per la Libertà d’Italia 1943-1945” da parte del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e del Ministro della Difesa, Giovanni Spadolini. Adesso si aggiunge questa ulteriore medaglia d’onore su decreto firmato dal capo della Stato, Sergio Mattarella.

Due volumi su Gerardo Sangiorgio

Negli ultimi anni, diversi i contributi e gli studi sulla figura di Sangiorgio. Due i volumi che la nostra casa editrice, Nero su Bianco, gli ha dedicato, promuovendoli in occasione della “Giornata della memoria” con il coinvolgimento delle scuole.

Si tratta di “Internato n. 102883/IIA. La cattedra di dolore di Gerardo Sangiorgio”, scritto da Salvatore Borzì con prefazione di Nicolò Mineo. E poi, a cura di Borzì, “Una vita ancora più bella. La guerra, l’8 Settembre, i lager. Lettere e memorie 1941-1945”, con prefazione di Francesco Benigno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.