Politica
Duro attacco di Asero a Cantarella: «Sedute organizzate con la bugia»

«I lavori del Consiglio vengono organizzati sotto il manto della bugia, peraltro scaricando la colpa e mettendo in cattiva luce i funzionari del comune».
Duro attacco del Movimento 5 Stelle al presidente dell’assemblea cittadina di Biancavilla, Marco Cantarella. Il casus belli è la convocazione della seduta per il consuntivo Tari 2018, le nuove tariffe 2019, l’Imposta unica comunale ed il nuovo regolamento Tari.
«Ma ancora una volta l’amministrazione si è dimostrata irrispettosa della minoranza e della partecipazione democratica dei singoli consiglieri», sostiene il consigliere pentastellato Dino Asero. Quest’ultimo, sottolineando l’importanza degli argomenti posti in discussione contesta, i tempi ridotti con cui è avvenuta la convocazione, che non consentirebbe ai singoli consiglieri di potere visionare e studiare gli atti. Asero evidenzia di essersi rivolto al presidente, il quale avrebbe scaricato ogni responsabilità sul funzionario. Interpellato quest’ultimo, l’esponente m5s avrebbe scoperto che il dipendente avrebbe agito in tempi adeguati e che il presidente Cantarella avrebbe avuto modo di mettere ogni consigliere nelle condizioni di potere approfondire gli atti.
«Il nostro presidente non si è dimostrato in passato e continua a non dimostrarsi capace a condurre diligentemente i lavori del Consiglio perché dell’una l’altra: o non si rende conto dell’importanza degli argomenti da trattare e quindi non mette ciascun consigliere nelle condizioni di potersi preparare adeguatamente per contribuire attivamente ai lavori nell’interesse della collettività, oppure –sostienre Asero– volutamente ha fissato una data prossima per non consentire ai consiglieri di prepararsi e, quindi, avallare la loro presenza, in Consiglio, al solo fine di scaldare la sedia. Non permettere ai consiglieri di partecipare ai lavori del consiglio comunale con preparazione e cognizione di causa è un oltraggio all’intera collettività biancavillese. Non esiste male peggiore dell’ignoranza e della superficialità».
Da qui, la richiesta del consigliere del Movimento 5 Stelle «di rinviare i lavori del Consiglio a data successiva».
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Politica
“Ultimo atto”, plauso di Fratelli d’Italia ai carabinieri per il blitz antimafia
Intervento del coordinamento provinciale e cittadino dopo l’operazione contro il clan Mancari

Il Coordinamento provinciale catanese di Fratelli d’Italia, Dipartimento Legalità e Sicurezza, plaude all’operazione “Ultimo atto”, che ha falciato il clan di Biancavilla. E si compiace con i militari dell’Arma, attraverso una nota stampa.
«L’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con le sue compagnie poste a capillare presidio di tutto il territorio, si riconferma – si legge – un insostituibile volano di legalità. Volano che, sempre più, fornisce risposte concrete e incisive alla richiesta di sicurezza che perviene dalla collettività».
«L’effettuazione su larga scala delle attività di ricerca dei catturandi ed esecuzione delle misure restrittive a loro carico, sono state espletate mediante il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché dei Nuclei Elicotteri e Cinofili», sottolinea il partito di Giorgia Meloni.
×Quei reparti di cui – prosegue la nota – a motivo dell’elevata professionalità che li caratterizza, Fratelli d’Italia ha in diverse circostanze auspicato l’impiego sul territorio. Impiego che si spera possa essere esteso nel più breve tempo possibile, a seguito della richiesta dei competenti organi, anche alle attività preventive, per come è già accaduto a Caivano».
A poche ore dal blitz erano intervenuti già il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Fdl. «Sentiamo il dovere di esprimere le più sentite congratulazioni alle forze dell’ordine che ancora una volta hanno dato dimostrazione di efficienza e competenza nell’ambito dell’operazione antimafia portata a termine nel nostro territorio”. Queste le parole di Angelo D’Urso e del consigliere Dino Caporlingua. Dal canto suo, il sindaco Antonio Bonanno, congratulandosi con i carabinieri, ha annunciato che il Comune si costituira parte civile nel processo.

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Andrea Ingiulla
30 Marzo 2019 at 14:46
Il consigliere Asero ha ragione. Non ci si può trincerare dietro il rispetto del regolamento, per impedire ai consiglieri comunali di svolgere il loro munus con scienza e coscienza. Se fosse vero che il consiglio comunale poteva essere convocato in via ordinaria, senza procedura d’urgenza, la deliberazione adottata sarebbe addirittura annullabile in quanto illegittima.