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Differenziata boom: +20% in sei mesi Bonanno: «Adesso puntiamo al 65%»

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di Vittorio Fiorenza

I dati, incastonati uno a fianco all’altro, mese per mese, secondo tipologia di rifiuto, si presentano su un foglio Excel. Sono lì e “parlano” chiaro, senza possibilità di interpretazione: la percentuale sulla raccolta differenziata dei rifiuti, nel raffronto tra il primo ed il secondo semestre del 2018, ha fatto un balzo in avanti che non ha precedenti. L’incremento registrato sulla media di quantità raccolta e differenziata segna un +20%.

Un record che a Biancavilla non si era mai visto e che mette il centro etneo nella giusta strada perché si collochi tra i comuni siciliani più virtuosi. In particolare, nel gennaio-giugno 2018, la differenziata media ha toccato il 41,22%, mentre tra luglio e dicembre 2018, lo stesso dato è lievitato al 61,49%. Un trend che viene confermato pure in queste prime settimane del 2019. Cosa è successo per un cambio di rotta così netto? L’amministrazione comunale evidenzia che tra il “prima” e il “dopo” vi sono stati una nuova Giunta e un diverso assetto politico-istituzionale.

«L’inversione di tendenza sulla differenziata coincide con l’insediamento della mia amministrazione e non è casuale perché abbiamo radicalmente cambiato registro –sottolinea il sindaco Antonio Bonanno – per noi questa è una battaglia di civiltà e adesso puntiamo ad una media annua del 65%. Ci consentirebbe di avere bonus e benefici da parte della Regione, necessari per abbattere la bolletta. Come siamo arrivati a questo record? Ci sono stati maggiori controlli, grazie alla polizia municipale, impegnata con pattuglie e sistemi di telecamere mobili. Chi per anni (soprattutto grosse attività commerciali) non ha fatto raccolta differenziata, adesso è stato costretto ad adeguarsi alle regole. Persino con l’ospedale e le scuole abbiamo intavolato una discussione affinché ci fosse maggiore attenzione sulla differenziata e ci siamo riusciti».

Questi, nel dettaglio, i dati della differenziata del primo semestre dell’anno scorso: 40, 06% (gennaio), 20,31% (febbraio), 23,55% (marzo), 54,30% (aprile), 55,95% (maggio) e 53,16% (giugno). E questi riguardano il secondo semestre: 62,36% (luglio), 62,16% (agosto), 63,78% (settembre), 63,12% (ottobre), 55,93% (novembre) e 61,57% (dicembre).

Tutto perfetto, dunque? No. I dati sono più che incoraggianti. Ma non bastano. Restano sacche di inciviltà diffuse: le discariche nel territorio sono un fenomeno da risolvere. Il sindaco: «Questa è la nostra prossima battaglia, a poco a poco la vinceremo pure».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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