Cultura
Il ricordo dell’internato 102883/IIA nella “Giornata della memoria”
“Internato n. 102883/IIA”. Una sequenza di numeri e lettere impressa su una placchetta metallica, allacciata al collo, che racconta la storia del biancavillese Gerardo Sangiorgio. Da cattolico ed antifascista, non aderì a Salò e fu spedito nei lager, in Germania. Scampò ai forni crematori perché in “sovrappeso” di 800 grammi, rispetto al limite dei 40 kg. Gerardo dedicò la sua vita all’impegno educativo e letterario, trasmettendo ai suoi alunni i valori di libertà e fratellanza, senza mai una parola di rancore.
Fino al 1979 insegnò nell’allora Istituto Industriale di Biancavilla. Lo stesso (tramutato in Istituto Tecnico e Tecnologico) che gli ha intitolato l’aula “insegnanti” nella “Giornata della memoria”. Una lettera della senatrice Liliana Segre è stata fatta pervenire agli alunni: un concentrato di umanità e lezione civile.
A Villa delle Favare la presentazione del volume “Internato n. 102883/IIA. La cattedra di dolore di Gerardo Sangiorgio”, scritto da Salvatore Borzì (“Nero su Bianco Edizioni”). Oltre all’autore, al giornalista Giorgio Romeo, ad Eva Mascolino (vincitrice del Premio Campiello “Giovani” 2015), all’insegnante Giusi Rasà (promotrice della giornata per il Liceo di Scienze umane, diretto da Luciano Sambataro), a Vincenzo Petralia (ex alunno di Sangiorgio) e all’editore e giornalista Vittorio Fiorenza, sono intervenuti il sindaco Antonio Bonanno, l’assessore Daniela Russo, raccordati da Salvuccio Furnari, alla presenza di Placido e Rita, figli dell’illustre biancavillese scomparso nel 1993. Sala affollata di studenti. La Pro Loco di Biancavilla, diretta da Francesco Di Mauro, curerà la voce “Gerardo Sangiorgio” su Wikipedia.
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Cultura
In piazza Collegiata Paolo Fresu, Dino Rubino e altri big della musica jazz
Rassegna promossa dal Comune con la direzione artistica del pianista e trombettista biancavillese
Piazza Collegiata come un “Jazz Club” all’aperto – con posti a sedere – per ospitare la rassegna “Biancavilla in Jazz”, promossa dal Comune, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Sicilia, la Città Metropolitana di Catania e “Monk jazz club etneo”. La direzione artistica è di Dino Rubino, pianista e trombettista assai apprezzato in Europa e originario proprio di Biancavilla.
La “tre giorni” di grande jazz vede a Biancavilla nomi di assoluto valore, a partire dal trombettista sardo Paolo Fresu, stella di prima grandezza del jazz italiano e internazionale, ospite speciale della serata conclusiva.
Nomi di prim’ordine
Questo il programma dei 5 appuntamenti previsti. Venerdì 13 settembre ore 21.00 Rino Cirinnà Quartet con Rino Cirinnà, Francesco Cerra, Angelo Cultreri e Michael Santanastasio. Alle 22.15 di venerdì, Biancavilla accoglie l’Amato Jazz Trio, storico gruppo jazz in attività da oltre 40 anni formato dai fratelli Elio, Alberto e Loris Amato.
Sabato 14 settembre alle ore 21.00 vedrà sul palco per il primo de due set in programma Nello Toscano “Radici” con Elisa Nocita, Maurizio Diana, Nello Toscano, Emanuele Primavera. Alle 22.15 di sabato si esibirà il trio Bonafede-Leveratto-Cafiero con Salvatore Bonafede, Piero Leveratto e Mimmo Cafiero.
Domenica 15 settembre il gran finale con “Dino Rubino Trio” (con il musicista biancavillese anche Marco Bardoscia e Stefano Bagnoli) e Paolo Fresu come “special guest”.
«Creata una connessione con la città»
«Sono tutti nomi di prima grandezza – spiega il direttore artistico Dino Rubino – che vengono dalla Sicilia e da altre parti d’Italia. Jazzisti conosciuti alcuni dei quali hanno avuto modo di suonare a Biancavilla in rassegne jazz del passato. Sono felice di essere riuscito a creare questa connessione con la mia città. In una serie di appuntamenti successivi coinvolgeremo anche i giovani studenti delle scuole».
«La città di Biancavilla – osserva il sindaco Antonio Bonanno – ha sempre coltivato fermenti jazz e, più in generale, per la musica e l’arte. Il caro Dino Rubino, direttore artistico della rassegna, già riconosciuto “miglior talento italiano” è il figlio di Giosuè batterista cui si deve la diffusione della musica jazz nel nostro territorio. Nel promuovere “Biancavilla in Jazz” abbiamo pensato di coinvolgere le scuole cittadine che vantano un percorso musicale e che hanno il compito di “allevare” e appassionare alla musica giovani talenti».
«Lieto di di essere uno dei promotori del ritorno della rassegna jazz a Biancavilla – commenta l’assessore alla Cultura, Vincenzo Randazzo – oltre al cartellone con artisti di rilievo, la novità riguarda il coinvolgimento delle scuole. Nel mese di ottobre, infatti, è prevista una manifestazione che vedrà esibirsi gli alunni delle scuole “Sturzo” e “Bruno” di Biancavilla».
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