Cronaca
Coppia di conviventi in manette per droga ed armi trovate a casa

Due arresti da parte della polizia a Biancavilla: Pietro Amato (classe 1999) e Monica Martina Finocchiaro (classe 1995). I due sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale e ricettazione di arma clandestina.
Personale della Sezione “Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile e del Commissariato di Adrano ha proceduto al controllo del giovane, nelle vicinanze della sua abitazione.
Insospettiti dal suo atteggiamento, percepito come insofferente, i poliziotti hanno eseguito una perquisizione nella sua abitazione, condivisa con la sua convivente.
In casa sono stati rinvenuti e sequestrati un fucile cal. 22, con matricola abrasa, due bilancini, materiale per il confezionamento di stupefacente e due foglietti di carta con annotati nomi e cifre. Inoltre, occultati nel giubbotto indossato dalla donna, sono stati rinvenuti e sequestrati 9 involucri in cellophane, contenenti cocaina del peso complessivo lordo di circa 30 grammi.
Espletate le formalità di rito, la coppia è stata trasferita e rinchiusa nel carcere catanese di piazza Lanza.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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