L'Intervento
Doppi turni e minacce di sciopero, interviene il sindaco Bonanno

I fatti del terremoto dello scorso 6 ottobre, sono una ferita aperta e ancora sanguinante. Lo sanno bene i figli della nostra città costretti a sopportare inevitabili disagi ed a vedere stravolte le proprie abitudini.
Ma è la loro forza di volontà e la caparbietà dei loro genitori che ci dicono come la nostra Biancavilla sia anzitutto una comunità di donne e uomini che, uniti, intendono ripartire con orgoglio e spirito d’appartenenza dopo mesi di sacrificio e battaglie.
Le vicende dei doppi turni, hanno visto l’amministrazione comunale impegnarsi senza sosta: con determinazione dov’era utile ma anche nel pieno rispetto dell’autonomia degli istituti scolastici. Le dirigenti scolastiche degli istituti “Sturzo” e “Bruno” stanno lavorando con alto senso di responsabilità per riorganizzare orari e alternanza nella turnazione.
Qualunque agitazione o sciopero (seppur legittimi), oggi produrrebbe un danno alla nostra comunità. Sarebbe quantomai inopportuno. Anche alla luce del consiglio d’istituto in programma per dopodomani alla scuola “Antonio Bruno”.
Per noi, non esistono alunni di seria A e di serie B. Per noi, non esiste un istituto piuttosto che un altro: per noi, esiste una sola comunità scolastica che va tutelata e salvaguardata.
In questi mesi abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse e tutte le nostre conoscenze. Un impegno incessante e logorante che, alla fine, ci ha premiato con un finanziamento di 810 mila euro per gli interventi nelle scuole colpite dal sisma. 810 mila euro: una cifra importante che conferma che i danni sono stati ingenti e non certo una sciocchezza.
Tutto questo, considerato anche che vi è uno sciame sismico ancora in corso e per il quale non possiamo permetterci di essere in alcun modo superficiali. C’è una responsabilità forte che, come amministrazione, ci sentiamo addosso. La stessa provata da tutta la comunità biancavillese alla quale chiedo di restare unita, scansando facili polemiche e suggestioni.
La porta dell’amministrazione comunale e del sindaco è sempre aperta per proseguire in quel percorso che, con l’avvio dei lavori agli istituti interessati, permetterà ai nostri figli di ricominciare il prossimo anno scolastico nella normalità. E, soprattutto, di proseguire in quella che è LA priorità condivisa da tutti: la sicurezza.
ANTONIO BONANNO
Sindaco di Biancavilla

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L'Intervento
«Nel ricordo di Borsellino, l’impegno è combattere la mentalità mafiosa»
Ci scrive l’assessore Vincenzo Randazzo: una riflessione su via D’Amelio che riguarda Biancavilla

Gentile direttore di Biancavilla Oggi,
oggi si ricorda la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, tra i quali una donna. L’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata che da Villa delle Favare giungerà a Piazza Falcone e Borsellino. A questa iniziativa partecipano, oltre alle diverse associazioni di volontariato, anche i ragazzi e i giovani dei diversi Grest. Una manifestazione importante per condividere il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia italiana e caratterizzata dalla seria e concreta lotta contro il sistema mafioso, ma soprattutto contro la sua mentalità.
Ecco il punto: il messaggio di Paolo Borsellino e il suo volontario sacrificio hanno dell’attualità ancora un valore? Le nuove generazioni li recepiscono? Qualche dubbio mi sorge se guardo ai modelli sociali e culturali prevalenti: individualismo esasperato, esagerata messa in mostra di atteggiamenti malandrineschi, menefreghismo, esibizione del proprio desiderio di dominio, farsi ragione con la violenza… Appunto, mentalità mafiosa, che non poche volte determina risse.
Tutto questo rende vano quanto Paolo Borsellino ha cercato di insegnare e la cosa che amareggia di più è considerare un fesso il giudice palermitano. E come lui, fessi Falcone, Chinnici, Impastato, Don Puglisi, Livatino, Fava… E tanti che nel combattere la mafia sono caduti. Perdoni, direttore, il mio sfogo, ma tanto tanto tanto è il lavoro che va fatto. Come Amministrazione, certamente. Ma anche come famiglie, come istituzioni in senso lato, come scuola, come gruppi di volontariato… l’obiettivo è contrastare la mentalità mafiosa.
VINCENZO RANDAZZO, Assessore comunale
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