Politica
Rateizzazione dei tributi pregressi, botta e risposta Mignemi-Cantarella

La Quarta Commissione consiliare del Comune di Biancavilla ha approvato un importante atto per consentire ai cittadini la rateizzazione del pagamento dei tributi pregressi. A darne notizia è Vincenzo Mignemi, presidente della Commissione.
«È stato un lavoro proficuo della Commissione per agevolare tutti i cittadini – spiega Mignemi – in un momento di difficoltà per le famiglie, il Comune deve pensare strumenti utili per consentire a tutti di mettersi in regola con il pagamento dei tributi. Per questo, come già sperimentato negli anni scorsi, la nostra Commissione ha pensato di dare l’opportunità di rateizzare i tributi pregressi in due anni, un’agevolazione per molti biancavillesi e pure una concreta occasione per il Comune di reperire entrate certe».
L’iniziativa della Commissione, però, secondo Mignemi, «sembra essere rimasta bloccata».
«Abbiamo approvato questa proposta ormai qualche mese fa e non capisco perché non sia stata posta in discussione in Consiglio comunale – spiega Mignemi – non c’è tempo da perdere e auspico che il presidente del Consiglio Cantarella possa inserire la proposta all’Ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, senza ulteriori tentennamenti: i cittadini meritano risposte e attenzione e la politica è chiamata a dare risposte concrete».
Chiamato in causa, il presidente dell’assemblea cittadina, Marco Cantarella, smentisce questa lettura.
Questa la nota di replica: «L’atto che cita il presidente della quarta Commissione è solo una delle modifiche positive apportate all’interno del Regolamento Generale delle Entrate, che aiuterà sicuramente a rendere più facile il pagamento dei tributi nel nostro comune. La commissione, a cui va il mio plauso per il lavoro svolto, ha esitato il regolamento a dicembre inoltrato; come dovrebbe sapere il consigliere Mignemi, tale regolamento necessita di un parere dell’organo dei revisori dei conti, che arriverà la settimana entrante. Quindi semplice rispetto dell’iter burocratico; sarebbe a dir poco assurdo anche solo pensare che un Presidente del Consiglio, primo garante dell’intero organo consiliare, possa “tentennare” su un qualsiasi atto proposto dai consiglieri, poco importa che sia un’iniziativa dei colleghi di minoranza o di quelli di maggioranza (come nel caso specifico). Per future “incomprensioni”, banali o complesse che siano, l’ufficio di Presidenza ed io rimaniamo sempre a disposizione».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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