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Cronaca

Anziano trasportato all’ospedale, aggredito con martello dal figlio

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Si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla con ferite lacero contuse, che hanno reso necessaria l’applicazione di punti di sutura. La prognosi è di 15 giorni.

Un anziano di 85 anni, licodiese, ha dovuto fare ricorso alle cure mediche per le ferite subite durante un’aggressione con un martello. I carabinieri hanno bloccato il responsabile. Si tratta del figlio 48enne, ora arrestato con l’accusa di maltrattamenti contro familiari.

«L’aver ereditato insieme al genitore dei beni immobili nonché un’azienda, ha fatto scattare nell’uomo –spiegano i militari– una sorta di bramosia, tanto da indurlo a spostare il suo domicilio proprio in uno degli appartamenti succeduti, ubicato sullo stesso pianerottolo del padre. Quest’ultimo è stato preso di mira attraverso una serie di episodi vessatori – minacce, ingiurie, violazioni del domicilio, nonché danneggiamento di suppellettili, patiti all’interno del proprio appartamento – che, dal 9 ottobre scorso, avevano costretto l’anziano a rivolgersi ai carabinieri per denunciare il figlio».

Colto dall’ennesimo raptus, l’uomo si è armato di un grosso martello, ha letteralmente sfondato la porta d’ingresso dell’abitazione del padre e, urlando come un forsennato, ha aggredito il poveretto che per difendersi ha utilizzato, invano, il bastone di legno di una scopa, soccombendo a terra sotto i colpi dell’aggressore.

Per fortuna, alcuni vicini di casa, hanno avvisato i carabinieri, che, intervenuti in tempo, sono riusciti a bloccare, disarmare ed ammanettare l’aggressore, che nel frattempo era fuggito rintanandosi nella propria abitazione.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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