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Sisma, quesito FdI alla Camera ed Asero (M5s) scrive sulla “Grassura”

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«Quali urgenti iniziative si intenda adottare in relazione alle richieste avanzate dai Comuni colpiti dal terremoto e se si ritenga di accogliere la richiesta di deliberazione dello Stato di emergenza avanzata dalla Regione».

È il quesito posto nell’interrogazione parlamentare rivolta presentata a Montecitorio dai deputati Francesco Lollobrigida, Carmela Ella Bucalo e Maria Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, rivolta al premier Giuseppe Conte. Nell’atto parlamentare, che segue l’analoga iniziativa del deputato all’Ars, Gaetano Galvagno, si fa riferimento ai danni subito nella fascia sud-occidentale dell’Etna ed in particolare ei comuni di Biancavilla e Santa Maria di Licodia.

Quesiti sulle procedure da seguire anche in ambito locale. Al Consiglio Comunale di Biancavilla, il consigliere Dino Asero del Movimento 5 Stelle ha scritto e presentato un’interrogazione al sindaco Antonio Bonanno su un aspetto preciso.  Asero, sollecitato dal meetup biancavillese, fa presente che il plesso elementare “Grassura”, dopo il terremoto, ha riportato danni sul copri scala del piano superiore, eppure l’intero primo piano è chiuso, rendendo necessari i doppi turni. Il consigliere, pertanto, chiede al primo cittadino se «ha intenzione di risolvere il problema mediante la demolizione e ricostruzione del solo torrino scala, onde poter rendere agibile l’intero plesso scolastico ed evitare i doppi turni e, nel caso di risposta positiva, entro quale termine».

Dal Movimento 5 Stelle di Biancavilla si fa sapere, inoltre, che presto sarà ufficializzato un atto che riguardi anche la questione, ben più complessa, della scuole media “Luigi Sturzo” con i suoi 600 alunni e 27 classi (destinati da mercoledì al trasferimento presso i locali dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”).

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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