Politica
Terremoto, decisi i “doppi turni”: ecco le disposizioni per 1500 alunni
Doppi turni inevitabili per far fronte all’emergenza sisma dei giorni scorsi. Al termine di una serie di incontri tra amministrazione comunale e dirigenti scolastici, si è riusciti – con la piena disponibilità e volontà di tutti – a trovare una quadra che permetterà di salvare l’anno scolastico in corso. Decisioni che riguardano complessivamente circa 1500 alunni.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, e l’assessore alla pubblica istruzione, Daniela Russo, hanno ratificato questo pomeriggio un’organizzazione di massima che verrà ultimata nelle prossime ore.
Il plesso elementare “Grassura” avrà disponibile e agibile solo il piano terra: è solo al piano inferiore che si svolgerà l’attività didattica. Gli alunni della scuola si alterneranno, secondo le disposizioni della dirigenza scolastica, tra la mattina ed il pomeriggio.
Gli studenti del plesso della “Guglielmo Marconi” da lunedì pomeriggio cominceranno le lezioni alla scuola “San Giovanni Bosco”. Gli alunni della “Bosco” proseguiranno, al mattino, regolarmente nel loro ciclo di lezioni.
Il nodo più grande resta quello della collocazione delle 27 classi della scuola media “Luigi Sturzo”. Sempre con il criterio dei doppi turni, gli alunni dovrebbero trovare una sistemazione tra l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” ed il Liceo delle Scienze Umane. Tuttavia, occorrerà ancora attendere alcune verifiche prima che la decisione possa essere ratificata in via definitiva ed ufficiale.
Per la cronaca, lunedì alle ore 14, il dirigente della “San Giovanni Bosco”, Mario Amato, assieme al sindaco Bonanno ed all’assessore Russo, terranno un momento pubblico d’accoglienza con gli alunni che cominceranno le lezioni al pomeriggio.
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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