Politica
Inagibile pure la chiesa San Gaetano, criticità in locali di Villa delle Favare

di Vittorio Fiorenza
Man mano che i controlli si allargano ad altre strutture, emergono nuovi danni. Un’ordinanza sindacale di chiusura per inagibilità strutturale riguarda pure la chiesa di “San Gaetano”, a Biancavilla. Il piccolo edificio sacro di via Mongibello, da anni, è riservato ad un gruppo di fedeli della fraternità “Ecco tua madre”, impegnata nell’adorazione eucaristica prolungata. I controlli effettuati dai tecnici della protezione civile e del Comune hanno rilevato danni, tali da richiedere la chiusura.
Altre criticità sono state riscontrate in alcuni locali di Villa delle Favare. Caduta di calcinacci anche in biblioteca. Per questo sono stati momentaneamente interdetti al pubblico, anche se si tratta di problemi risolvibili con interventi comunali.
I sopralluoghi non sono stati effettuati ancora in tutte le strutture pubbliche. Per esempio, la chiesa della Mercede e quella di San Giuseppe devono essere ispezionate. La prima, in particolare, desta preoccupazione già da anni per le sue precarie condizioni e si teme che la forte scossa sismica possa avere aggravato il suo stato. La Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali aveva programmato per questo mese l’avvio di interventi di messa in sicurezza della volta ed il restauro dell’organo.
Sorvegliati speciali restano, quindi, la basilica pontificia “Maria Santissima dell’Elemosina” e la chiesa dell’idria. Edifici entrambi chiusi, ma interessati a continui controlli.
Resta in vigore, po, l’ordinanza di chiusura della scuola media “Luigi Sturzo”, dei plessi elementari “Grassura”, “Gugliemo Marconi” ed anche “San Giovanni Bosco”. Per quest’ultimo era prevista la riapertura, ma l’ultima scossa di magnitudo 2.5 con epicentro Biancavilla ha creato ulteriori lesioni, che richiedono verifiche tecniche prima di consentire il ritorno in aula degli alunni.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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