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Il Comune chiede stato di calamità Intervengono Musumeci e Falcone

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di Vittorio Fiorenza

Scuole chiuse “a tempo indeterminato”, basilica e chiese danneggiate. Situazioni che non si possono affrontare, certo, con delibere e ordinanze municipali. Ecco perché la Giunta comunale di Biancavilla si è riunita, deliberando la richiesta, rivolta alla Regione, di “riconoscimento dello stato di calamità naturale”. Il primo passo per arrivare a misure speciali.

Da Palermo, il governatore Nello Musumeci ha garantito di essere pronto a provvedimenti adeguati: «Sono in attesa di conoscere le relazioni conclusive della Protezione civile regionale, dopo le ricognizioni effettuate a Biancavilla e Santa Maria di Licodia. In base ai risultati delle verifiche, predisporremo ogni intervento urgente finalizzato, soprattutto, a ripristinare le condizioni di sicurezza delle scuole e renderle sicure per consentirne la celere riapertura».

Rassicurazioni ribadite al sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, pure dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, in visita al Com. Adesso, è la fase della quantificazione dei danni. Determinante per poi pensare agli stanziamenti. Ma per arrivare ad una stima passerà non meno di una settimana. E per ora, lo stesso Falcone preferisce non dare alcun ordine di grandezza.

«È prioritario –specifica l’assessore– classificare l’entità del danno per ogni struttura. Ecco perché già sabato, per l’intera giornata, c’è stato a Biancavilla il direttore del Dipartimento regionale di Protezione civile, Calogero Foti, per fare una precisa ricognizione. Finora le richieste di controlli sono state 210, riferite ad abitazioni private, e quasi per la metà i sopralluoghi sono stati già essettuati. Il resto nei prossimi giorni. La Giunta regionale –prosegue Falcone– procederà, una volta avuta una stima dei danni, con una richiesta al governo nazionale, che a sua volta dovrà emettere un’ordinanza di provvedimenti contingibili ed urgenti per dare strumenti speciali e risorse finanziarie».

Al Centro Operativo Comunale si è recato pure il sindaco della Città metropolitana, Salvo Pogliese, che ha fornito un report sullo stato delle scuole superiori. Un laboratorio dell’Istituto Tecnico Industriale è momentaneamente inutilizzabile per il distacco di alcune piastrelle, mentre al Liceo di Scienze umane una parete divisoria presenta delle criticità. Ma in nessun caso si presentano le condizioni per decidere l’inagibilità strutturale.

«Noi, per la parte di competenza della Città metropolitana di Catania –ha voluto sottolineare Pogliese– siamo al fianco dell’Amministrazione Comunale di Biancavilla, per il dramma che sta vivendo in questi giorni, e dei centri vicini, dando la nostra disponibilità, anche attraverso la Pubbliservizi, per le esigenze che ci sono e per quelle che si presenteranno».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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