Politica
Sull’impianto dei rifiuti Ch4 Energy, l’ex Provincia si mette di traverso

di Vittorio Fiorenza
All’assessorato regionale all’Energia, a metà settembre, è prevista la conferenza dei servizi decisoria per il via libera alla realizzazione a Piano Rinazze, zona a sud di Biancavilla, dell’impianto di trattamento dei rifiuti per la produzione di biometano e compost. Un progetto proposto dalla società Ch4 Energy e che ha già avuto esito positivo per la valutazione di impatto ambientale.
Ma la Città metropolitana di Catania si mette di traverso. L’ex ente provinciale, infatti, ha elencato una serie di vizi formali e procedurali che, se non sanata e corretta, non può che portare ad un «dissenso» al progetto stesso per la parte di sua competenza. È necessario, secondo il Dipartimento “Gestione tecnica” di via Nuovaluce, l’emanazione di un nuovo decreto di compatibilità ambientale.
«Non si ritiene, infatti, possibile procedere all’autorizzazione alla produzione di energia se prima non si sia stabilito se la materia prima da cui sarà prodotta l’energia, cioè i rifiuti, possano essere trattati nell’impianto», specifica chiaramente l’ing. Salvatore Raciti, dirigente della Città metropolitana di Catania, rivolgendosi alla Regione e, per conoscenza, anche al ministero dell’Ambiente.
I tempi corrono e a Palermo la convocazione delle parti è fissata per il 17 settembre. «Si ritiene che tale convocazione sia irrituale –evidenzia ancora l’ing. Raciti– sia per la tipologia della richiesta di autorizzazione sia per il fatto che si convochi la conferenza decisoria senza che vi sia stata alcuna conferenza istruttoria né alcun avvio del procedimento».
Il dirigente metropolitano, poi, contesta alla Ch4 Energy di «non avere ottemperato alle misure minime di pubblicità» e ritiene viziata «tutta la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, confluita nel Decreto di Compatibilità Ambientale».
Osservazioni ulteriori che danno sostegno alle ragioni di chi si oppone all’impianto: il comitato “Rinazze” ed il Comune di Biancavilla, che proprio sulla procedura e i contenuti della valutazione di impatto ambientale sta predisponendo un ricorso al Tar. «Una controffensiva legale a difesa degli agricoltori e delle aziende di lavorazione dei prodotti della terra». Imprese che in quell’area hanno creato un’economia di successo.
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Politica
A Biancavilla il nuovo coordinamento del Movimento per l’Autonomia
Presente l’on. Giuseppe Lombardo: «Un motore di proposte e iniziative per la comunità locale»

«Un incontro appassionato e proficuo con gli amici autonomisti di Biancavilla da cui ho potuto cogliere la volontà di partecipare attivamente alle questioni politiche locali con grande entusiasmo. È cosa buona l’organizzazione che il movimento vuole darsi su Biancavilla perché ciascun militante possa capitalizzare il proprio impegno sulla base delle proprie attitudini ed aree di interesse, rendendo il coordinamento locale motore di proposte ed iniziative per la comunità biancavillese».
Sono le parole del deputato regionale dei Popolari e Autonomisti, on.Giuseppe Lombardo, presente a Biancavilla durante l’assemblea dei simpatizzanti del Movimento per l’Autonomia, che è servita anche a fare il punto sulla situazione politico-amministrativa locale e in cui si è proceduto all’elezione del Coordinamento cittadino.
Un incontro a cui hanno partecipato tanti giovani e numerose donne, che ha visto anche la presenza di alcune figure significative che hanno da sempre sostenuto ivalori fondanti del Movimento autonomista.
Il dibattito è servito a focalizzare alcune tematiche importanti che riguardano il territorio da portare avanti e sostenere e, nel contempo, trovare ulteriori strumenti per la crescita e l’adesione al MPA.
All’unanimità dei presenti, formalizzato il coordinamento composto da persone con esperienza amministrativa e politica: Francesco Privitera, Giuseppe Stissi e Gianluigi D’Asero. Con loro collaboreranno Rosy Rubino, Irene Nicolosi, Francesca Grigorio e Salvo Galvagno (addetto alla comunicazione). Nei prossimi mesi, un ulteriore coinvolgimento di simpatizzanti per la costituzione del Consiglio Direttivo.
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