Politica
Incontro istituzionale al municipio con i vertici dei carabinieri

Al palazzo comunale di Biancavilla incontro ufficiale tra il primo cittadino Antonio Bonanno ed il comandante della Compagnia dei carabinieri di Paternò, capitano Angelo Accardo. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, ed il comandante della Stazione di Biancavilla, Luogotenente Roberto Rapisarda.
Il sindaco Bonanno ha evidenziato l’interesse dell’amministrazione comunale biancavillese ad una collaborazione incessante e di fiducia con le Forze dell’ordine.
«Ringrazio l’Arma dei carabinieri con in testa il Capitano Accardo ed il comandante di Stazione, Rapisarda, per l’attenzione che mostrano quotidianamente per la nostra città ed il nostro territorio – spiega il primo cittadino -. La sicurezza e la legalità sono elementi prioritari e quella di oggi è stata un’occasione proficua per un confronto legato alle criticità ed ai punti di forza della nostra città. Una collaborazione che intendiamo proseguire nell’interesse di Biancavilla e dei biancavillesi».
Un rapporto diretto, dunque, tra istituzioni cittadine e Forze dell’Ordine ribadito anche dal presidente Cantarella: «Sono contento dell’incontro di oggi e lo sono sulla scorta del fatto che quello della sicurezza resta un tema delicato e imprescindibile per la città. Ringrazio l’Arma per l’attenzione ed il lavoro che continuerà a mettere in campo».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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Diritti dei lavoratori e cittadinanza, a Biancavilla in 18mila chiamati al voto
Cinque quesiti sottoposti a referendum: i seggi saranno aperti nelle giornate di domenica e lunedì

Seggi aperti, nelle giornate dell’8 e 9 giugno (domenica dalle ore 7 alle 23) e lunedì (dalle ore 7 alle 15), per cinque quesiti referendari: 4 riguardano il mondo del lavoro e delle imprese, uno riguarda la cittadinanza agli stranieri. A Biancavilla, i cittadini chiamati alle urne sono 18.151. Gli aventi diritto al voto, più precisamente, sono 8718 maschi e 9433 femmine.
Di seguito, i testi dei quesiti che i cittadini troveranno in schede di diverso colore, su cui apporre una X sul sì o sul no.
«Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione».
«Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale».
«Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi».
«Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione».
«Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».
AGGIORNAMENTO
(ORE 23.00) Un dato di affluenza bassissimo, al di sotto della media regionale e nazionale. Soltanto il 13,94% dei biancavillesi ha votato per i referendum: 2533 votanti su 18.151 aventi diritto. I seggi riapriranno lunedì, dalle ore 7 alle 15.
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Antonio
8 Agosto 2018 at 9:03
Ok agli incontri istituzionali e ai buoni propositi. E’ già qualcosa.
Prima o poi, però, bisognerebbe dimostrare di voler passare ai fatti e a cambiare (e far cambiare) mentalità.
Ci vorrebbero molti più controlli (in città e nelle campagne a nord e a Sud del paese) e altre attività per contrastare le varie tendenze per cui il nostro paese vanta molti record di cui non andare fieri.
Piccola criminalità
Ricordo, molto tristemente, quando sono stato per due volte convinto dalle nostre forze dell’ordine a non sporgere denuncia per i furti subiti in campagna e, ancora più dolorosamente, quando avendoli chiamati mentre i ladri derubavano la cantina di casa in campagna, mi hanno risposto che non sarebbero potuti venire…. il cittadino medio biancavillese non può possedere in modo tranquillo una casa di villeggiatura in campagna o peggio non può fare agricoltura senza rischiare furti (importanti o meno) e/o incontri con gente poco raccomandabile.
Mi chiedo cosa ci vuole per far vivere i cittadini in un posto più sicuro: controllare meglio il territorio con l’ausilio della tecnologia (già delle telecamere in strada potrebbero aiutare molto)? Istituire delle ronde armate? Denunciare più spesso? Non so.
Criminalità organizzata
Ovviamente, non dipende solo dalle autorità locali, ma molto si potrebbe fare per educare le nuove generazioni ai concetti della mafia e per contrastare il fenomeno dell’omertà. Quest’ultimo sembra intrinseco dell’essere biancavillese!
Sicurezza stradale
A Biancavilla nessuno, o solo pochissimi, sono abituati ad usare il casco e le cinture di sicurezza. E’ un gap culturale inaccettabile. Nel 2018, nessuno fa nulla per colmarlo.
Sporcizia
In questo purtroppo non siamo gli unici ma ben accompagnati da tutto il sud del mondo. Sono troppe le scene in cui si vede gente (anche in presenza dei propri figli piccoli) buttare spazzatura dal finestrino della macchina per le strade della città ed in campagna. I nostri ambienti sono irrimediabilmente inquinati da tutti i tipi di materiali. La cosa più grave a mio avviso è che è già inquinata è la mentalità delle giovanissime generazioni. Che peccato!
L’amministrazione e le forze dell’ordine potrebbero fare tanto.
Antonio