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Incontro istituzionale al municipio con i vertici dei carabinieri

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Al palazzo comunale di Biancavilla incontro ufficiale tra il primo cittadino Antonio Bonanno ed il comandante della Compagnia dei carabinieri di Paternò, capitano Angelo Accardo. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, ed il comandante della Stazione di Biancavilla, Luogotenente Roberto Rapisarda.

Il sindaco Bonanno ha evidenziato l’interesse dell’amministrazione comunale biancavillese ad una collaborazione incessante e di fiducia con le Forze dell’ordine.

«Ringrazio l’Arma dei carabinieri con in testa il Capitano Accardo ed il comandante di Stazione, Rapisarda, per l’attenzione che mostrano quotidianamente per la nostra città ed il nostro territorio – spiega il primo cittadino -. La sicurezza e la legalità sono elementi prioritari e quella di oggi è stata un’occasione proficua per un confronto legato alle criticità ed ai punti di forza della nostra città. Una collaborazione che intendiamo proseguire nell’interesse di Biancavilla e dei biancavillesi».

Un rapporto diretto, dunque, tra istituzioni cittadine e Forze dell’Ordine ribadito anche dal presidente Cantarella: «Sono contento dell’incontro di oggi e lo sono sulla scorta del fatto che quello della sicurezza resta un tema delicato e imprescindibile per la città. Ringrazio l’Arma per l’attenzione ed il lavoro che continuerà a mettere in campo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Antonio

    8 Agosto 2018 at 9:03

    Ok agli incontri istituzionali e ai buoni propositi. E’ già qualcosa.
    Prima o poi, però, bisognerebbe dimostrare di voler passare ai fatti e a cambiare (e far cambiare) mentalità.
    Ci vorrebbero molti più controlli (in città e nelle campagne a nord e a Sud del paese) e altre attività per contrastare le varie tendenze per cui il nostro paese vanta molti record di cui non andare fieri.

    Piccola criminalità
    Ricordo, molto tristemente, quando sono stato per due volte convinto dalle nostre forze dell’ordine a non sporgere denuncia per i furti subiti in campagna e, ancora più dolorosamente, quando avendoli chiamati mentre i ladri derubavano la cantina di casa in campagna, mi hanno risposto che non sarebbero potuti venire…. il cittadino medio biancavillese non può possedere in modo tranquillo una casa di villeggiatura in campagna o peggio non può fare agricoltura senza rischiare furti (importanti o meno) e/o incontri con gente poco raccomandabile.
    Mi chiedo cosa ci vuole per far vivere i cittadini in un posto più sicuro: controllare meglio il territorio con l’ausilio della tecnologia (già delle telecamere in strada potrebbero aiutare molto)? Istituire delle ronde armate? Denunciare più spesso? Non so.

    Criminalità organizzata
    Ovviamente, non dipende solo dalle autorità locali, ma molto si potrebbe fare per educare le nuove generazioni ai concetti della mafia e per contrastare il fenomeno dell’omertà. Quest’ultimo sembra intrinseco dell’essere biancavillese!

    Sicurezza stradale
    A Biancavilla nessuno, o solo pochissimi, sono abituati ad usare il casco e le cinture di sicurezza. E’ un gap culturale inaccettabile. Nel 2018, nessuno fa nulla per colmarlo.

    Sporcizia
    In questo purtroppo non siamo gli unici ma ben accompagnati da tutto il sud del mondo. Sono troppe le scene in cui si vede gente (anche in presenza dei propri figli piccoli) buttare spazzatura dal finestrino della macchina per le strade della città ed in campagna. I nostri ambienti sono irrimediabilmente inquinati da tutti i tipi di materiali. La cosa più grave a mio avviso è che è già inquinata è la mentalità delle giovanissime generazioni. Che peccato!
    L’amministrazione e le forze dell’ordine potrebbero fare tanto.

    Antonio

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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