In città
“Il silenzio è mafia”, insieme nel ricordo della strage di Via D’Amelio


È riecheggiato forte e convinto il grido di speranza e condanna contro la mafia da parte di istituzioni e giovani che in piazza “Falcone-Borsellino” hanno preso parte alla commemorazione della strage di Via D’Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.
Il commiato della polizia municipale con in testa il comandante Vincenzo Lanaia, quello dei militari del territorio, il clero rappresentato da padre Pino Salerno, la partecipazione degli oratori “Don Pino Puglisi” e del “Sacro Cuore”, le tante associazioni di volontariato presenti, insegnanti e studenti, l’amministrazione comunale: tutti insieme per dire che “Il silenzio è mafia”. In quella che è stata una cerimonia composta e coinvolgente.
«Le figure di Borsellino e Falcone – ha spiegato il parroco della chiesa madre – rappresentano il riscatto della nostra Sicilia. Con la loro morte la Sicilia ha raccolto un frutto importante come quello delle tante giovani generazioni sensibili e desiderosi di coscienze nuove».
«Le istituzioni hanno una grande responsabilità – hanno ribadito gli assessori Daniela Russo e Giulio Khalil -: quella di incoraggiare i giovani a credere nei valori sani della vita. Così come credeva il giudice Borsellino. Ed è bello, oggi, vedere qui tutti questi giovani».
Infine, il sindaco Antonio Bonanno, che ha invitato a non sottovalutare momenti come quello odierno: «La giornata di oggi è un esempio. Borsellino diceva che le idee camminano con le nostre gambe: ed oggi sono presenti anche le sue di idee. Eccolo il miracolo di Paolo Borsellino! Il riscatto della nostra terra e della nostra Sicilia passa nel condannare la mafia e nell’essere d’esempio ogni giorno. Così come tanti di voi stanno facendo quest’oggi».
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In città
A 30 anni dalla strage mafiosa di Capaci, Biancavilla non dimentica
Inaugurato un murale di Placido Lavenia con l’immagine simbolo di Falcone e Borsellino


Biancavilla ha celebrato il 30° anniversario della strage mafiosa di Capaci. Lo ha fatto con il coinvolgimento degli alunni delle scuole cittadine con cartelloni e slogan. Il ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, ha visto in prima linea i vertici istituzionali.
A fianco al sindaco Antonio Bonanno, anche il presidente del Consiglio Comunale, Martina Salvà, e il comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, maresciallo Fabrizio Gatta.
«Vogliamo ‘creare’ –ha detto il sindaco Bonanno– la memoria in quanti non erano nati nel 1992 per testimoniare della grandezza di uomini che hanno difeso la legalità nel nostro Paese a costo della vita. E con le armi del diritto, l’Italia intera ha saputo reagire dopo il periodo buio delle stragi».
Diversi momenti hanno caratterizzato la mattinata di iniziative. In via Benedetto Croce è stato inaugurato un murale, realizzato da Placido Lavenia, che riprende la foto famosa di Falcone e Borsellino che sorridono insieme. “Gli uomini passano, le idee restano”, recita la scritta a fianco.
«L’opera -spiega Lavenia- è stata realizzata volutamente con i tratti del fumetto. Ho pensato a Falcone e Borsellino come due supereroi da far apprezzare ai nostri ragazzi per i loro poteri eccezionali. Personaggi con i “costumi” della toga di magistrato e la forza delle ali della libertà. Supereroi dal cuore che batteva grazie alle loro idee e che continua a battere d’amore per la nostra terra di Sicilia».
A Villa delle Favare, infine, si sono esibiti i ragazzi dell’Orchestra della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla.
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