In città
“Il silenzio è mafia”, insieme nel ricordo della strage di Via D’Amelio
È riecheggiato forte e convinto il grido di speranza e condanna contro la mafia da parte di istituzioni e giovani che in piazza “Falcone-Borsellino” hanno preso parte alla commemorazione della strage di Via D’Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.
Il commiato della polizia municipale con in testa il comandante Vincenzo Lanaia, quello dei militari del territorio, il clero rappresentato da padre Pino Salerno, la partecipazione degli oratori “Don Pino Puglisi” e del “Sacro Cuore”, le tante associazioni di volontariato presenti, insegnanti e studenti, l’amministrazione comunale: tutti insieme per dire che “Il silenzio è mafia”. In quella che è stata una cerimonia composta e coinvolgente.
«Le figure di Borsellino e Falcone – ha spiegato il parroco della chiesa madre – rappresentano il riscatto della nostra Sicilia. Con la loro morte la Sicilia ha raccolto un frutto importante come quello delle tante giovani generazioni sensibili e desiderosi di coscienze nuove».
«Le istituzioni hanno una grande responsabilità – hanno ribadito gli assessori Daniela Russo e Giulio Khalil -: quella di incoraggiare i giovani a credere nei valori sani della vita. Così come credeva il giudice Borsellino. Ed è bello, oggi, vedere qui tutti questi giovani».
Infine, il sindaco Antonio Bonanno, che ha invitato a non sottovalutare momenti come quello odierno: «La giornata di oggi è un esempio. Borsellino diceva che le idee camminano con le nostre gambe: ed oggi sono presenti anche le sue di idee. Eccolo il miracolo di Paolo Borsellino! Il riscatto della nostra terra e della nostra Sicilia passa nel condannare la mafia e nell’essere d’esempio ogni giorno. Così come tanti di voi stanno facendo quest’oggi».
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In città
Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari
Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni
La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.
Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.
Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.
«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».
Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.
L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.
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