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Cronaca

Strage di cani, carabinieri in campo Sospetti concentrati su una donna

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Al vaglio dei militari, in collaborazione con Enpa, Lav ed associazione Gepa, le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle abitazioni private della zona.

 

di Vittorio Fiorenza

Indagini in corso per risalire al “serial killer” dei cani, che a Biancavilla, tra le vie Perugia, Privitera, Callicari e Nicolosi, ha provocato la morte per avvelenamento di quattro bestiole. Adesso entrano in azione i carabinieri della stazione di Biancavilla, in stretta collaborazione con l’Enpa, la Lav e l’associazione Gepa. Volontari che hanno raccolto testimonianze e informazioni sul campo, subito girate alla stazione di via Benedetto Croce.

Presto per arrivare a precise conclusioni, ma i primi indizi inducono ad ipotizzare che a spargere le esche avvelenate possa essere stata una donna.

Ulteriori approfondimenti dei militari potranno avvalorare o scartare queste prime supposizioni. Al vaglio dei carabinieri ci sono, infatti, le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza di alcune abitazioni del quartiere. Si dovranno visionare, minuto per minuto, le immagini degli ultimi giorni, nel tentativo di “disegnare” il percorso e gli spostamenti del presunto avvelenatore.

Da una prima visione salterebbe agli occhi il comportamento sospetto di una donna, la stessa che potrebbe avere lasciato in un sacchetto e avvolte in carta stagnola le esche che sarebbero state ingerite dai poveri animali, fino a portarli alla morte.

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Non cani randagi, ma cani di proprietà: Billy, Rocky, Sofia e Luna. Esemplari che gironzolavano anche per il quartiere, senza mai dare fastidio a nessuno. La loro morte ha provocato tanta indignazione.

La carcassa di un cane è stata sequestrata nei giorni scorsi dalla polizia municipale ed inviata alla sede catanese dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia allo scopo di individuare il veleno che ha provocato la morte. Per gli esiti occorrerà attendere qualche mese. Ma è un dettaglio che potrebbe restringere il raggio delle indagini, a maggior ragione se venisse verificata la coincidenza della sostanza nociva ingerita dall’animale con quella eventualmente presente nei bocconi sparsi in strada.

In tutto il quartiere, per precauzione, sono stati affissi degli avvisi per invitare i residenti alla massima attenzione.

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Cronaca

Mitragliatrice e pistole nascoste nel solaio del terrazzo: nei guai un 25enne

Giovane incensurato arrestato dai carabinieri: trovati a casa sua anche 300 grammi di marijuana

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Una fedina penale pulita, appena 25 anni. È finito nei guai per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine, possesso di droga ai fini di spaccio. Lo hanno arrestato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”.

I militari hanno svolto una perquisizione nell’abitazione del giovane biancavillese, recuperando, ben nascosta sul solaio del terrazzo, una sacca con all’interno un vero e proprio arsenale.

Si tratta di una mitragliatrice Skorpion e due pistole (un revolver calibro 357 magnum e una calibro 7,65), tutte armi clandestine con matricola abrasa, perfettamente funzionanti ed estremamente letali, nonché 89 cartucce. Il revolver aveva già 6 cartucce nel tamburo e la pistola il colpo in canna con 6 cartucce nel caricatore. Tutto sequestrato e inviato al Ris di Messina per gli accertamenti balistici e dattiloscopici.

Sempre durante i controlli, rinvenuta anche una busta di plastica termosaldata, con all’interno circa 300 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed il materiale necessario al confezionamento dello stupefacente.

Il 25enne arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Disposto il trasferimento nel carcere di Catania-Piazza Lanza, in attesa della convalida da parte del Giudice delle indagini preliminari.

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