Politica
Ore 12, votanti 2000 biancavillesi: 12% al Senato e 11% alla Camera

Biancavillesi al voto per scegliere il nuovo parlamento. Alle ore 12 avevano già votato in 2004 aventi diritto. L’affluenza dei votanti è stata del 12,14% per il Senato della Repubblica e del 10,82% per la Camera dei deputati.
I biancavillesi chiamati al voto sono 18.513 per la Camera dei deputati (8827 maschi e 9686 donne), mentre per il Senato della Repubblica gli aventi diritto sono 16.501 (7838 maschi e 8663 donne).
Se si tiene conto anche degli oltre 3000 biancavillesi residenti all’estero che possono votare per queste elezioni politiche, il totale de corpo elettorale arriva a 21.642.
I venti seggi elettorali sono allestiti presso la scuola media “Luigi Sturzo”, il plessi elementari “Giovanni Verga”, “Guglielmo Marconi” e “San Giovanni Bosco” e l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”.
A questi si aggiunge il cosiddetto “seggio volante”, a disposizione degli elettori che si trovano ricoverati presso l’ospedale “Maria Santissima Addolorata” o ospiti della struttura dell’Opera Cenacolo Cristo Re di contrada Croce al Vallone.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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Dino
4 Marzo 2018 at 14:07
C****…. ! dopo 75 anni non avete capito la grande truffa! Un governo abusivo, un parlamento nominato, un presidente della Repubblica eletto da abusivi vi “invitano” ad andare a votare ogni qual volta che fa comodo loro.. e voi che fate???…Ubbidite agli ordini di costoro che dovrebbero stare in galera!
Ma non vi vergognate di andare a votare??? Senza sovranita’ nazionale, senza vincolo di mandato non esiste “Democrazia”. Sono sempre gli stessi che vii truffano, ingannano, schiavizzano e andate votare. Volete capirlo o no che la costituzione del 1948 è una colossale Truffa???
Svegliatievi!