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Cronaca

Droga, lo “squadrone cacciatori” fa un altro arresto in campagna

 

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Ancora un altro intervento in territorio di Biancavilla da parte dei carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. Dopo l’arresto di due persone, padre e figlio, in contrada Erbe bianche per detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento, i militari dell’unità speciale hanno tratto in arresto, in collaborazione con i colleghi della stazione, un tunisino di 39 anni.

L’uomo è ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel perlustrare le zone rurali di Biancavilla i militari, precisamente in Contrada Picardo, hanno ispezionato un ovile all’interno del quale hanno trovato il 39enne che, vedendo i carabinieri, è fuggito per le campagne circostanti.

Inseguito, è stato raggiunto e, dopo una violenta colluttazione, ammanettato. Perquisito l’ovile, luogo in cui il tunisino abitava e lavorava, insieme ad un connazionale, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato due buste di plastica contenenti oltre 50 grammi di marijuana, nonché 100 euro in contanti.

L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza. Sul posto sono intervenuti pure i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania che hanno identificato e denunciato il datore di lavoro, un 62enne di Biancavilla, già gravato da precedenti di polizia, poiché ritenuto responsabile di avere impiegato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno.

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Cronaca

Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne

L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito

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Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.

Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.

All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.

L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.

Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.

I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.

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