In città
“Il voto di scambio politico-mafioso” nel saggio di Leccese e Giarrusso
“Il voto di scambio politico-mafioso”. Presentato al Jazz musica club di Biancavilla il libro di Andrea Leccese e Michele Giarrusso, pubblicato da Armando Editore. Un incontro che ha visto, oltre alla presenza del senatore del Movimento 5 Stelle, anche il contributo dell’avv. Pilar Castiglia.
Il libro vuole essere un’esegesi della norma rivolta a chiunque, non solo ai politici, ai giuristi o ai lettori de “Il Sole 24 ore”, ma anche all’operaio e alla casalinga. A tutti. I cittadini devono essere consapevoli e informati dei danni provocati alla società dalla cattiva politica al servizio delle mafie. La società civile va messa in guardia, perché possa esercitare una pressione più incisiva di quella dei poteri forti.
Mario Giarrusso ha dedicato tutto il suo impegno nella lotta alle mafie, intervenendo con forza, nell’aula del Senato, sulla discussione che riguardava la norma sullo scambio politico-mafioso, tema centrale di questo saggio.
«Non c’è dubbio, non ce ne sarà in futuro e non c’è ne è adesso (e non ce l’hanno, fuori, neanche i cittadini di questo Paese) che questo dibattito, che è stato svolto in quest’Aula in questi giorni e nelle scorse settimane al Senato, è la prova, la dimostrazione, di tutte le ragioni per le quali noi non siamo riusciti a sconfiggere la mafia […] Adesso si cominciano a risvegliare: eh certo, dice qualcuno, bisogna aumentare le pene, però questa normativa la dobbiamo approvare. Ma perché? Perché la dobbiamo approvare, se sappiamo già che è sbagliata? Sganciare il voto di scambio dalla sanzione dell’associazione mafiosa vuol dire separare queste due fattispecie, colpire al cuore l’evoluzione giurisprudenziale che si è formata in questo punto e colpire l’idea che presiedeva all’articolo 416-ter vigente che era di Giovanni Falcone».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In città
Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari
Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni
La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.
Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.
Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.
«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».
Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.
L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 mesi fa
Per l’omicidio di Antonio Andolfi resta in carcere Salvatore Santangelo
-
Cronaca2 mesi fa
Mafia a Biancavilla, Pippo “u pipi” e i suoi picciotti tutti rinviati a giudizio
-
Cronaca2 mesi fa
Omicidio a Biancavilla: la vittima è Antonio Andolfi di appena 20 anni
-
Cultura3 mesi fa
“Ma vie”, l’album di Carmen Toscano diventa anche un videoclip