Politica
Valle del Simeto a rischio, Pogliese: «Trivelle e impianti rifiuti? Una follia»

«Costruire impianti per il trattamento rifiuti e installare trivelle per la ricerca di idrocarburi nel cuore di un’area agricola d’eccellenza qual è la valle del Simeto, dove esistono aziende agroalimentari che danno lavoro a centinaia di persone, ed esportano i loro prodotti, molti dei quali con certificazione Igp e Dop, in tutta Italia ed Europa, è una decisione che rasenta la follia e costituisce un colpo mortale per l’agricoltura dell’intera zona».
Lo denuncia Salvo Pogliese, coordinatore provinciale ed europarlamentare di Forza Italia, con riferimento alle prime perforazioni iniziate nella valle del Simeto per sondare la presenza di idrocarburi, primo passo di un piano che prevede l’installazione di trivelle e che ‘va a braccetto’ con la decisione di creare due mega impianti di trattamento dei rifiuti nella vicina zona di Rinazze a Biancavilla.
«Nelle settimane scorse ho incontrato, insieme ad Antonio Bonanno, il primo a sollevare il problema, e al vicepresidente della Regione Gaetano Armao, i rappresentanti del “Comitato Rinazze”, per esprimere loro il mio concreto supporto contro una scellerata decisione che snaturerà profondamente l’intero territorio. Non è accettabile la trasformazione di una zona di agricoltura di qualità, e distretto Bio d’Europa, in una discarica maleodorante. C’è l’inaccettabile rischio che in una zona, dove si producono alimenti tra i più pregiati di Sicilia, a causa di trivelle e inceneritori, si perdano le certificazioni Igp e Dop con tutti i contraccolpi che un’evenienza del genere avrebbe per aziende e lavoratori».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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