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Cronaca

Scoppia incendio, aria irrespirabile e fiamme a ridosso delle abitazioni

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di Alessandro Rapisarda

Fiamme e fumo sul costone nei pressi della zona “Fontana vecchia” di Biancavilla. Nel giro di pochi minuti, il fuoco partito dalle sterpaglie si è ingrossato fino a salire verso le abitazioni, nell’area delle villette a schiera, creando un certo allarme.

Le colonne di fumo sono state visibili anche a distanza, da vari punti del paese. Diversi residenti hanno chiuso le loro abitazioni e si sono allontanati perché l’aria era diventata irrespirabile.

Dato l’allarme al 115, sul posto sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano e una squadra del servizio antincendio boschivo della Forestale. In ausilio al loro servizio, pure un’autobotte del Comune di Biancavilla.

Nonostante le temperature non altissime della giornata, l’incendio ha divorato una vasta porzione di vegetazione. A bruciare, pure cumuli di rifiuti.

Una volta domate le fiamme, la visuale è stata quella di una grossa porzione annerita attorniata da ulivi e fichidindia risparmiati dall’incendio, grazie all’intervento di pompieri e uomini della Forestale.

Un mese fa un altro incendio, a non molta distanza da qui, in zona Rocca, aveva distrutto la vegetazione dei terreni appena sotto a piazza Belvedere. Per diverse ore colonne di fumo e una pioggia di cenere portati anche a grosse distanze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

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Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

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