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Oltre 50 scosse sismiche in 7 giorni: il vulcanologo spiega il motivo
Serie di tremori interessa l’area etnea da una settimana. La scossa più forte ha avuto magnitudo 3.3, particolarmente avvertita a Biancavilla. Dà la sua spiegazione, lo studioso tedesco dell’Ingv di Catania, Boris Behncke.
di Alessandro Rapisarda
Il territorio interessato è quello compreso tra Belpasso ed Adrano: in un una settimana, gli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia hanno registrato più di cinquanta scosse. Soltanto ieri sera altre 23, con epicentri Adrano, Biancavilla e Paternò.
Sciami sismici che hanno avuto il picco di intensità con il tremore di magnitudo 3.3 ed epicentro localizzato in territorio di Santa Maria di Licodia, particolarmente avvertito a Biancavilla, al punto che in diversi quartieri la gente è uscita fuori casa.
Ma cosa sta succedendo? Se lo chiedono in tanti. La risposta (scientifica) è stata data da Boris Behncke, il noto vulcanologo dell’Ingv di Catania.
Le scosse che stanno interessando quest’area riguardano «una struttura sismogenetica (una faglia che produce terremoti) ben conosciuta. Sequenze simili sono state osservate frequentemente in passato e probabilmente sono, come i terremoti a monte di Adrano (sabato 19 agosto, ndr), una risposta delle rocce sotto l’Etna a movimenti di magma in profondità».
Lo studioso originario di Francoforte, dal suo profilo Facebook, specifica che «mentre questo tipo di attività sismica era molto tipica negli anni ‘80-‘90 e anche nel periodo 1997-2010, negli ultimi anni se ne è osservata poca e pare che ci si sia disabituati in fretta. Invece questa è una sismicità del tutto normale per l’area etnea, capace di produrre danni limitati, soprattutto nel settore orientale dove i terremoti possono superare magnitudo 4 e sono estremamente superficiali (Santa Venerina 2002, Fleri 1984)».
A quanti gli chiedevano rassicurazioni, Behncke ha specificato che queste scosse «non sono segno di eruzione imminente, però danno un avviso che l’Etna è un sistema vulcanico molto attivo e comunque il vulcano si sta ri-pressurizzando, anche questa una cosa normalissima, considerando che l’Etna in termini di “produttività” è il secondo vulcano più attivo della Terra (il primo è il Kilauea in Hawaii)».
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Nuovi cartelli a Biancavilla: «Vuoi il mio posto? Prendi anche la mia disabilità»
Novità in via Vittorio Emanuele per contrastare gesti di inciviltà ai danni di chi ha difficoltà motorie
I parcheggi per i disabili sono una necessità, certo non un lusso. Per sensibilizzare gli automobilisti e i cittadini in generale affinché non siano occupati gli stalli riservati alle persone con disabilità e non siano intralciate gli scivoli a loro riservati, lungo via Vittorio Emanuele – sotto la segnaletica che indica i parcheggi riservati ai disabili – è stato messo un cartello con la scritta: «Vuoi il mio posto? Prendi anche la mia disabilità!».
«Lo slogan, conosciuto in tutta Italia – spiega il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno – è finalizzato a favorire gli spostamenti delle persone con disabilità che devono poter trovare libero il parcheggio loro riservato e non, come accade spesso, occupato abusivamente da un automobilista».
Il cartello ammonitorio è un invito a riflettere su un gesto stupido che non dimostra rispetto verso i disabili. I vigili urbani controlleranno che i parcheggi riservati siano utilizzati esclusivamente dai legittimi destinatari. Previste sanzioni per i trasgressori.
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