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Cronaca

Incidente in Germania: muoiono un biancavillese e la sua fidanzata

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Ehepaar stirbt bei FrontalcrashEin Ehepaar ist bei einem Unfall im Westerwald bei Montabaur ums Leben gekommen. Laut Polizei war der 26-jährige Fahrer des anderen Autos in einer Kurve zu schnell unterwegs und stieß frontal in den Wagen des Paares.

Pubblicato da SWR Aktuell su Sabato 27 maggio 2017

È stato uno scontro frontale a provocare l’incidente stradale a Großholbach, un piccolo comune tedesco della Ranania, nel quale è morto un 48enne di origine biancavillese, Lino Petralia, e la sua fidanzata di 51 anni.

Secondo quanto riporta la testata giornalistica Nassauische, l’uomo era a bordo di una Citroen, quando un’altra auto, guidata da un 26enne, forse a causa dell’alta velocità, le è venuta incontro e l’impatto frontale è stato inevitabile, come mostra il video sopra che abbiamo tratto dalla pagina Facebook del giornale online Swr Aktuell.

Per estrarre le vittime dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco, mentre l’arteria stradale è rimasta chiusa per quattro ore.

Sul profilo Facebook di Pasqualino Petralia (da tutti conosciuto come Lino) sono diversi i messaggi di cordoglio e i pensieri affettuosi di amici biancavillesi e tedeschi che lo conoscevano.

lino-petralia

Pasqualino Petralia, da tutti conosciuto come Lino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Amianto, casalinga morta a 55 anni: chiesto risarcimento di 500mila euro

Causa contro il Comune ma è difficile provare responsabilità, il sindaco: «Ci sono gli indennizzi»

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© Foto Biancavilla Oggi

Non era mai accaduto da quando Biancavilla sa di convivere con la minaccia del minerale-killer: la fluoroedenite di monte Calvario, simile all’amianto, fonte di un inquinamento naturale che ha determinato decine di morti per tumore alla pleura. Ma adesso, al palazzo comunale, una famiglia che ha perso una persona cara a causa del mesotelioma chiede ora un risarcimento di 500mila euro.

Sono passati 26 anni dall’evidenza dei dati epidemiologici e 21 dalla scoperta e identificazione della fibra, riconosciuta a livello internazionale come “nuovo minerale” con proprietà altamente cancerogene. In tutti questi anni, nessuno aveva tentato una causa al Comune. Eppure, di morti per questa neoplasia che non lascia scampo, Biancavilla ne conta dal 1988 ad oggi circa 70, anche se la stima è che quelli reali siano almeno il doppio.

La causa civile al Tribunale di Catania

Tra questi, una donna di 55 anni, casalinga, deceduta nel 2012. Sono stati il marito e due figli ad avviare il procedimento alla sezione civile del Tribunale di Catania, adducendo una responsabilità con culpa in omittendo. Si punta il dito sul Comune per presunte omissioni nell’obbligo di tutelare la salute pubblica, soprattutto dopo che cause ed effetti dell’incidenza eccessiva di mesotelioma a Biancavilla sono stati ampiamente documentati dalla letteratura scientifica.

Una causa legittima, ma dal verdetto non così scontato per la famiglia biancavillese. La mobilitazione istituzionale, a partire dal 1997, per affrontare la problematica, non è mai mancata. Tenendo conto, poi, del lunghissimo periodo di incubazione tipico di questa patologia tumorale, i decessi finora avvenuti sono da considerare conseguenze di un’esposizione al rischio cominciata ben prima della fine degli anni ’90, quando il paese ha preso coscienza dell’esistenza del minerale-killer. Ad ogni modo, l’esito della causa civile dovrebbe arrivare il prossimo ottobre.

Aperta la strada dell’indennizzo una tantum

Se la strada dei risarcimenti si presume dallo sbocco incerto, quella da percorrere per vittime e famigliari delle vittime riguarda gli indennizzi. Fino a pochi anni fa anche questa possibilità – riservata solo a lavoratori esposti al rischio amianto – era impensabile da applicare alla realtà di Biancavilla. Ma interventi parlamentari e ministeriali hanno riconosciuto l’unicità del caso Biancavilla. Un cambio di rotta possibile anche dopo che la fluoroedenite è stata riconosciuta cancerogena dall’International Agency for Research on Cancer, riunita a Lione con 21 esperti di 10 paesi europei.

«Si sta lavorando – conferma a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno – agli indennizzi ai familiari delle vittime dell’esposizione ambientale. Vittime che per la prima volta vengono equiparate a coloro che si sono ammalati per esposizione lavorativa». Per queste ragioni, «ci stiamo interfacciando con l’Animil», l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.

«È stato possibile – sottolinea il primo cittadino – aumentare i fondi nell’ultima finanziaria. Nel decreto Milleproroghe sono state facilitate, inoltre, le procedure per ottenere un indennizzo una tantum, quantificato in 15mila euro, la cui erogazione compete all’Inail».

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