Connect with us

Associazionismo

Dalla Protezione civile di Biancavilla pronta un’unità di soccorso per il G7

Published

on

inaugurata-unita-soccorso-protezione-civile3

L’associazione di volontariato guidata da Carmelo Amato ha realizzato un’unità mobile dotata di strumentazione medica completa A disposizione del territorio, a cominciare dall’evento internazionale di Taormina.

 

di Vittorio Fiorenza

Un’unità mobile di soccorso, al cui interno sono state collocate tutte le attrezzature mediche necessarie in casi di emergenza. Un mezzo già pronto ad essere utilizzato in scenari reali. La sua realizzazione si deve all’associazione di protezione civile di Biancavilla, che già lo ha messo a disposizione per il G7 di Taormina.

La presentazione di questa unità mobile medicalizzata è avvenuta in piazza Roma a Biancavilla con il coinvolgimento dei vertici della protezione civile e del servizio del 118. Dislocati tutta la piazza anche mezzi e attrezzature della stessa associazione, così come dell’associazione di protezione civile di Adrano, delle associazioni di carabinieri e finanzieri di Biancavilla e della Croce Rossa biancavillese.

Una dotazione consistente che fa dei gruppi di volontariato locali, realtà preparate e pronte a presentarsi in eventi di calamità che richiedono un pronto intervento. Ultima dotazione della Pcb è una torre fari, fornita di due gruppi elettrogeni e braccio estendibile fino a 12 metri per assicurare un punto luce in situazioni di emergenza.

inaugurata-unita-soccorso-protezione-civile2

«Con questa iniziativa –dice Carmelo Amato, presidente dell’asssociazione Pcb– abbiamo voluto presentare l’unità mobile di soccorso e metterlo a disposizione non soltanto del nostro territorio provinciale, ma anche del prossimo evento del G7 che, com’è noto, si terrà a Taormina. Sia dalla protezione civile regionale che dai vertici del servizio del 118 sarà attenzionata la nostra disponibilità».

Presenti in piazza Roma per inaugurare l’unità mobile, Giovanni Spampinato, responsabile del Dipartimento regionale di protezione civile, Isabella Bartoli, responsabile del 118 Sicilia, e Costantino Terranova, anestesista del Centro Cuore Morgagni, che è stato indicato responsabile medico del mezzo.

Con loro anche l’assessore all’Associazionismo e alla Protezione civile, Vincenzo Chisari, il presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cantarella, e il comandante della compagnia dei carabinieri di Paternò, Angelo Accardo, oltre al presidente provinciale della Croce Rossa, Stefano Principato, ed il viceresponsabile provinciale della Misericordia, Armando Paparo.

Altro momento con la presenza dei rappresentanti istituzionali si è svolto al teatro comunale “La Fenice” con la presentazione di un video che ripercorre i 17 anni di attività di volontariato dell’associazione di protezione civile sia in ambito locale, che fuori dalla provincia di Catania ed in emergenze nazionali. Oggi il gruppo guidato da Carmelo Amato conta 37 iscritti, di cui 20 operativi.

inaugurata-unita-soccorso-protezione-civile

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement


Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Associazionismo

L’Avis di Biancavilla è senza una sede, il Comune offre i locali dell’ex macello

Il sindaco Antonio Bonanno: «Abbiamo sempre supportato l’associazione e continueremo a farlo»

Published

on

I locali dell’ex macello di via Taranto, a Biancavilla, sono a piano terra e si prestano alle esigenze del volontariato, anche perché per anni utilizzati da associazioni locali. Per queste ragioni, il Comune di Biancavilla mette a disposizione dell’Avis alcune stanze.

È questa la soluzione del sindaco Antonio Bonanno per andare incontro alla sezione “Nino Tropea”, costretta a lasciare i locali del vecchio plesso ospedaliero di via Guglielmo Marconi (dove era ospitata dal 2018), in quanto l’Asp deve avviare i lavori per realizzare la “Casa di comunità”.

L’Avis di Biancavilla si ritrova al momento senza una sede, come spesso è successo nei 38 anni della sua storia. Circostanza che pregiudica lo svolgimento della sua attività, che è stata sempre in crescita, al punto che nel 2024 ha raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte. Da qui, l’appello lanciato, anche attraverso il nostro giornale, affinché si possa trovare un immobile idoneo.

Il sindaco Bonanno aveva già incontrato i vertici dell’associazione, prospettando l’offerta di un paio di stanze dell’ex macello comunale. Allo stato attuale ci sono dei lavori di riqualificazione dell’edificio: quelli interni sono ultimati, mancano da completare gli spazi esterni. Bisognerà attendere.

«Ho detto loro che alcune stanze dell’ex macello le mettiamo a disposizione, una volta finite le opere in corso. Nel frattempo, inoltre, abbiamo dato disponibilità – dice il primo cittadino – dei locali comunali di via Chieti per consentire il deposito degli arredi. Abbiamo sempre supportato l’Avis in quanto associazione meritevole del nostro territorio. C’era stata la nostra intercessione con l’Asp anche nel 2018, quando l’associazione trovò collocazione nei locali del vecchio plesso ospedaliero. Continueremo ad essere a fianco dell’Avis».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading

Associazionismo

L’Avis di Biancavilla resta senza sede: «Dopo 38 anni, rischiamo di chiudere»

Via ai lavori per la “casa di comunità”, i volontari costretti a lasciare i locali del vecchio ospedale

Published

on

L’Avis di Biancavilla si ritrova senza una sede. Dal 2018, l’associazione è stata ospitata dall’Asp in locali dell’ospedale (prima nel blocco di viale Cristoforo Colombo, poi nel plesso di via Guglielmo Marconi). Una collocazione che ha consentito ai volontari di operare adeguatamente, al punto che nel 2024 è stato raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte.

Adesso, però, l’azienda sanitaria deve eseguire i lavori per realizzare la cosiddetta “Casa di comunità”, destinata all’assistenza sanitaria di prossimità. I volontari della sezione Avis “Nino Tropea” devono sloggiare immediatamente. E si ritrovano, come accaduto spesso nel corso della loro storia, a cercare una nuova sede. Hanno bussato alle porte del Comune, ma non sembrano esserci soluzioni possibili, anche perché nei locali comunali di via Fratelli Cervi, di Villa delle Favare e dell’ex Ufficio di collocamento è in corso una riorganizzazione degli spazi per nuove e svariate esigenze.

Da qui, dunque, l’accorato appello dell’Avis affinché qualcuno possa offrire, anche in maniera temporanea, dei locali adeguati: l’importante è che l’immobile sia a piano terra con alcune stanze.

In questa situazione, c’è il rischio che le programmate raccolte di sangue possano non essere effettuate. In assenza di una soluzione stabile, poi, la mancanza di una sede idonea potrebbe pregiudicare del tutto ogni attività. Il rischio è che l’Avis di Biancavilla, dopo 38 anni di silenzioso e prezioso impegno, possa mettere fine alla propria storia. È dal 1987 che l’associazione opera a Biancavilla. Un lungo lasso di tempo in cui si è registrata una crescita dei soci, oltre ad iniziative di sensibilizzazione che hanno coinvolto le scuole, i giovani e l’intera comunità nella diffusione della cultura della donazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading
Advertisement

DOSSIER MAFIA

I più letti

Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

━━━━━
Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.
━━━━━