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Dai soci del Circolo San Placido l’omaggio della cera a Sant’Agata

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L’associazione biancavillese dei fedeli del Circolo San Placido, che ormai da anni si occupa della devozione al nostro Santo Patrono e che da anni indirizza la pietà popolare verso una riscoperta dei valori cristiani, ha partecipato nuovamente alla processione per l’offerta della cera a Sant’Agata nella cattedrale di Catania.

Una delegazione partita da Biancavilla si è unita alla processione, indossando il tradizionale vestiario e portando il proprio stendardo.

«La nostra partecipazione a questa storica ricorrenza –sottolinea Alessandro Rapisarda, presidente del circolo biancavillese– ci ricorda che facciamo parte di una ecclesialità diocesana e che il culto per i santi ci aiuta a trovare validi esempi di vita, universalmente riconosciuti e apprezzati».

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«Per noi inoltre è stata un’occasione –continua Rapisarda– per ricordare i nostri primi anni di attività. Fu proprio in occasione dell’offerta della cera che venne benedetto il nostro stendardo. Tanto da allora è stato fatto dal nostro circolo, ma è sempre bello ritrovare lo spirito iniziale e ripartire con grande entusiasmo».

La processione per l’offerta della cera è partita dalla chiesa di Sant’Agata alla Fornace in piazza Stesicoro, luogo della memoria del martirio della santa, per raggiungere, attraverso via Etnea e piazza Duomo, la cattedrale.

Oltre ai devoti del Circolo San Placido, da Biancavilla erano anche presente l’associazione Voi (Volontari Ospedalieri Italiani) con una rappresentanza di soci.

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Chiesa

I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»

I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

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Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.

«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.

I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.

«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».

«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».

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