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È morta Margherita Togo, dal 2003 è stata Giudice di pace a Biancavilla
di Vittorio Fiorenza
Si è spenta all’età di 56 anni Margherita Togo, che dal 2003 ricopriva l’incarico di Giudice di pace a Biancavilla. Colpita da un male incurabile, ha continuato a lavorare con lo stesso impegno e la stessa tenacia nella sede giudiziaria biancavillese.
L’ultima udienza che ha tenuto è del 29 dicembre. Poi le sue condizioni si sono aggravate.
I funerali si svolgeranno, domani, 14 gennaio, alle 15.30, a Caltagirone, suo paese di origine.
Al giudice Togo viene riconosciuta dagli avvocati un’alta preparazione e una professionalità impeccabile.
Negli ultimi anni, non sempre il suo ufficio è stato messo nelle condizioni migliori per potere operare. Eppure, ha dato risposta di giustizia a migliaia di biancavillesi, soprattutto nei confronti della pubblica amministrazione, della quale ha svelato e sanzionato soprusi e irregolarità.
Non a caso, un nostro sondaggio su istituzioni ed enti locali, nell’ottobre del 2015, aveva mostrato che la sede del Giudice di pace di Biancavilla godesse di un alto grado di soddisfazione da parte dei cittadini, che con fiducia si sono rivolti all’ufficio per le ragioni più disparate, dalle bollette incongrue sul servizio di raccolta dei rifiuti alle contravvenzioni della polizia municipale dovute all’autovelox.
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Gravi disservizi elettrici a Biancavilla: spetta indennizzo di 50 euro in bolletta
Interi quartieri rimasti senza energia per oltre 17 ore, nonostante le ripetute segnalazioni all’Enel
Oltre 17 ore per ripristinare l’erogazione elettrica in alcuni quartieri di Biancavilla. La giornata di maltempo ha causato guasti in cabine elettriche del nostro territorio. Dalle ore 17 del 17 gennaio (in piena allerta meteo), per il ripristino dell’energia si è dovuto attendere verso le 9.30 del giorno successivo.
Nonostante le ripetute segnalazioni al numero verde, i tecnici di Enel Energia hanno eseguito gli interventi secondo criteri di priorità in base alle zone. Biancavilla si è ritrovata così ancora una volta a subire gli effetti di impianti obsoleti e un sistema altamente vulnerabile. Non si tratta di aree periferiche, ma del centro urbano con decine di abitazioni interessate. L’illuminazione pubblica, invece, non è mancata.
Per un così prolungato disservizio, gli utenti hanno diritto ad un indennizzo automatico in bolletta entro 60-90 giorni, secondo i criteri dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Non bisogna seguire nessuna procedura: se riconosciuta dall’autorità, la somma sarà caricata direttamemnte in fattura. L’indennizzo dovrebbe essere quantificato in un minimo di 30 euro, cui aggiungerne 20 per ogni 4 ore oltre le 8 ore base. Il ristoro in bolletta – a seconda delle ore eventualmente riconosciute – potrebbe essere anche superiore ai 50 euro.
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